Per le feste di Natale 16,3 milioni di turisti. Due sue tre in Montagna o nelle città d’arte
È la fotografia fatta dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, sulla base di un sondaggio somministrato ad un campione di 1.225 imprenditori delle ricettività
COSENZA – Due turisti su tre sceglieranno una città d’arte o una località montana, in crescita anche grazie al meteo favorevole per le piste da sci con le principali località montane (del Nord) già piene di neve. E’ la fotografia fatta dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, sulla base di un sondaggio somministrato ad un campione di 1.225 imprenditori delle ricettività, secondo cui dopo due anni di crescita straordinari, il mercato del turismo dà segnali di stabilizzazione e rallenta la sua corsa. Per il periodo delle festività, nelle strutture ricettive italiane sono attese circa 16,3 milioni di presenze, un risultato in flessione del -1,5% rispetto allo scorso anno anche per una riduzione dei visitatori stranieri.
Da un lato, pesa il confronto con una stagione natalizia straordinaria come quella del 2023, in cui le presenze hanno superato quota 16,5 milioni. Dall’altro, proseguono le incertezze della domanda italiana – che continua a misurarsi con un livello dei prezzi ancora elevato – e ora anche internazionale, con le tensioni geopolitiche ed il peggioramento dell’economia di alcuni paesi dell’area euro che pesano sulle presenze straniere, per la prima volta negli ultimi anni in flessione.
Quanto alle mete la montagna e le città d’arte intercetteranno la quota maggiore del movimento di visitatori. In particolare, per le località sciistiche il trend atteso è di un leggero incremento delle presenze del +0,3% (+0,3% di italiani e +0,4% di stranieri), ma il last minute potrebbe migliorare i risultati. La quota di mercato della domanda estera è del 47,4%. Tra le principali nazionalità straniere si segnala Germania, Svizzera, Scandinavia, Regno Unito, Francia e Paesi Bassi. Anche città, centri d’arte e borghi che intercetteranno una quota rilevante di turisti, soprattutto stranieri, anche se il trend stimato è -0,9% (-1,7% di italiani e -0,2% di stranieri). La quota della domanda estera è segnalata al 52% del totale.
Le nazionalità prevalenti saranno tedeschi, statunitensi, francesi, spagnoli, britannici, svizzeri, brasiliani, canadesi. La composizione del mercato sarà per il 57% di italiani – 9,3 milioni di presenze – e per il restante 43% di turisti stranieri (7 milioni). Il panorama internazionale atteso per le festività di fine anno registra una crescita negli arrivi soprattutto dagli Stati Uniti, Svizzera, Polonia, Paesi Scandinavi e Corea del Sud. In leggera flessione, invece, i flussi provenienti da alcuni mercati europei: rallentano i flussi da Germania, Regno Unito, Belgio, Ungheria con una riduzione più marcata per l’Austria. Stabili, invece, Spagna, Australia, Paesi Bassi, Canada, Brasile, Francia. In diminuzione, guardando all’extra Ue, anche le prenotazioni da Giappone, Cina, India, Russia. D
Da parte sua Coldiretti/Ixè segnala che il 38% degli italiani che riceve la tredicesima la destinerà alle spese di Natale, tra regali e viaggi, contro un 31% che ne approfitterà per pagare bollette e rate dei mutui, un 23% che la metterà da parte e il resto che la userà in altri modi. Mentre Assoutenti denuncia che “per le principali località estere i listini dei voli tra andata e ritorno hanno ampiamente superato i 2mila euro a passeggero nel periodo a cavallo di Capodanno. Per una settimana di vacanza, partendo sabato 28 dicembre e rientrando sabato 4 gennaio 2025, il volo diretto per le Maldive costa 2.527 euro imbarcandosi a Roma, 2.024 euro partendo da Milano, prezzi che scendono rispettivamente a 1.945 e 1.753 euro se si scelgono soluzioni con coincidenze lunghe e tempi complessivi di viaggio di 28 ore”.