Ponte Stretto: Floridia (M5S) «danni certificati dalla Commissione Via-Vas. Fermare questo ministro»
«La nuova commissione non ha potuto che certificare che ci saranno danni ambientali irreparabili, secondo la direttiva europea Rete Natura»
ROMA – “Sul ponte sullo Stretto, il discorso è semplice: il danno economico non rischia di investire solo siciliani e calabresi. Non si è fatta infatti nessuna analisi se ciò che il ponte andrà a distruggere potrà essere recuperato”. Così in un video su Facebook la senatrice M5s Barbara Floridia.
«La commissione Via-Vas, in scadenza, è stata rinominata con tante figure vicine al governo. Molti, quindi, sono in palese conflitto di interessi, quando la commissione dovrebbe essere terza. Nonostante questo, la nuova commissione non ha potuto che certificare che ci saranno danni ambientali irreparabili, secondo la direttiva europea Rete Natura. Che impone chiaramente di chiarire cosa verrà fatto per compensare questi danni, ma finora dal governo e da Salvini non ci hanno fatto sapere nulla. Il Ponte va costruito, dice la direttiva, solo se non c’è alternativa o se c’è un imperativo interesse pubblico. Ma lo Stretto si attraversa già ora, quindi entrambi i punti cadono».
«Nessun dato su rifiuti e acqua. Bisogna fermare questo ministro»
«Nel progetto del ponte sullo Stretto non è specificato quanta acqua serve. La Sicilia è a secco da mesi, eppure un dato del genere nei documenti non c’è. Ed entro il 31 dicembre il Cipess deve dare l’autorizzazione per il cantiere. Inoltre, non è dato sapere dove verrà messa la mole incredibile di rifiuti e inerti che un’opera simile andrà a produrre, se verrà mai realizzata davvero. Come se non bastasse – conclude Floridia – tra le 62 prescrizioni della commissione Via-Vas c’è anche quella che riguarda gli aspetti geologici, geofisici e sismici. Bisogna fermare questo ministro: è assurdo buttare miliardi di cui il Sud ha estremo bisogno per fare una sola opera dannosa e inutile»