Tac, risonanze magnetiche e mammografi: più di 1 su 3 ha oltre dieci anni di vita

Sono alcuni dei dati contenuti nel report "Le grandi apparecchiature sanitarie in Italia", realizzato dall'Agenas con le Società scientifiche di settore e il ministero della Salute

- Advertisement -

ROMA – Il 37% di tac, risonanze magnetiche, mammografi e altri dispositivi ha oltre 10 anni di vita: uno su tre. Mentre il 34% ha un’età minore o uguale a 5 anni e il 29% tra 5 e 10 anni. Quelli che presentano una maggiore numerosità rispetto alla popolazione sono le Tac (o Tc, 37,3 per milione di abitanti), seguite dai mammografi (35,2 per milione) e dalle Rmn (risonanze magnetiche nucleari, 32,9).

Lombardia, Lazio e Campania sono le Regioni con il maggior numero di dispositivi, che per il 51% risultano allocati in strutture sanitarie pubbliche, con il privato accreditato che incalza (44%), e il resto del privato non accreditato. Obiettivo della ricerca è rendere disponibile la conoscenza aggiornata della dotazione, distribuzione sul territorio nazionale, livello tecnologico e obsolescenza delle grandi apparecchiature presenti nelle strutture delle varie Regioni e Province Autonome.

Il livello tecnologico delle apparecchiature sanitarie e la loro adeguata distribuzione sul territorio, sottolinea l’Agenas, rivestono un ruolo fondamentale nel garantire la qualità dell’assistenza erogata dal Servizio Sanitario Nazionale (Ssn), l’equità nell’accesso alle prestazioni, la riduzione dei tempi di degenza e delle liste d’attesa, la razionalizzazione delle risorse.

Delle apparecchiature rilevate, si scopre una maggiore prevalenza nel pubblico per tutte le tipologie di apparecchiature ad eccezione delle risonanze magnetiche, che risultano collocate per il 60% in strutture private accreditate e dei mammografi, di cui il 52% si trova nel privato. Per le Rmn, delle 1.940 apparecchiature totali 1.173 sono del privato accreditato e 622 del pubblico. A livello europeo, l’Italia presenta un numero di Tc e Rmn per milione di abitanti paragonabile a quello della Germania (36,5 Tc e 35,2 Rmn)) e superiore a quello di altri Paesi quali Spagna (21,4 Tc e 20,3) e Francia (19,5 e 17). A livello regionale, si passa dalle 1.377 apparecchiature della Lombardia (che precede il Lazio con 1.053 e la Campania con 857) alle 13 della Valle d’Aosta.

Le apparecchiature più diffuse in Italia, secondo il report, sono le Tc (2.198), davanti ai mammografi (2.079) e alle risonanze magnetiche (1.940). Nel dettaglio, le Tc si trovano principalmente in Lombardia (321) e nel Lazio (268), mentre risultano solo 76 in Calabria, 49 in Sardegna e 46 in Abruzzo. Dei 2.079 mammografi, la Valle d’Aosta non ne ha neanche uno, mentre se ne contano 7 e 11 rispettivamente nelle province autonome di Trento e Bolzano. Quanto alle risonanze magnetiche, la Calabria ne ha solo 58 contro ad esempio le 144 della Sicilia e i 159 della Puglia.

- Pubblicità sky-

Ultimi Articoli

Il microbiologo Francesco Broccolo «nei pazienti rientrati dal Congo possibile coinfezione»

ROMA - Non è da escludere che il paziente rientrato in Italia dal Congo e poi deceduto in Veneto abbia contratto più patogeni, oltre...
Giuseppe Mazzuca

Cosenza: approvato il bilancio di previsione 2025/2027, Mazzuca «guardiamo al futuro con fiducia»

COSENZA - “Il Consiglio comunale di Cosenza è tra i primi civici consessi d’Italia, se non il primo in assoluto, ad approvare il bilancio...

Bisignano: caso Rex, Aidaa «dalla Germania dicono sia morto, ma non mostrano documenti»

COSENZA - Nei giorni scorsi l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA - aveva fatto suo e rilanciato, l'appello di Elvira, una donna...
Polizia notte

Violentata e filmata con il telefonino: arrestati tre giovani, all’epoca dei fatti minorenni

PALMI (RC) - La Polizia ha eseguito alle prime ore di oggi, in un comune pre-aspromontano di Reggio Calabria, l'arresto di tre giovani, all’epoca...
avvocato-tribunale-aula (1)

“Reset”, assolto il sindacalista Campolongo: «sono tornato a vivere, un incubo finito»

COSENZA - A difendere Gianluca Campolongo, sindacalista Cisl, che è stato giovedì nel giudizio abbreviato del processo “Reset” è l’avvocato Nicola Carratelli. «Dal 1...

Social

90,363FansMi piace
3,585FollowerSegui
2,776FollowerSegui
2,640IscrittiIscriviti

Correlati

Categorie

Leggi ancora

Il microbiologo Francesco Broccolo «nei pazienti rientrati dal Congo possibile coinfezione»

ROMA - Non è da escludere che il paziente rientrato in Italia dal Congo e poi deceduto in Veneto abbia contratto più patogeni, oltre...

Cosenza: approvato il bilancio di previsione 2025/2027, Mazzuca «guardiamo al futuro...

COSENZA - “Il Consiglio comunale di Cosenza è tra i primi civici consessi d’Italia, se non il primo in assoluto, ad approvare il bilancio...

Bisignano: caso Rex, Aidaa «dalla Germania dicono sia morto, ma non...

COSENZA - Nei giorni scorsi l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA - aveva fatto suo e rilanciato, l'appello di Elvira, una donna...

Violentata e filmata con il telefonino: arrestati tre giovani, all’epoca dei...

PALMI (RC) - La Polizia ha eseguito alle prime ore di oggi, in un comune pre-aspromontano di Reggio Calabria, l'arresto di tre giovani, all’epoca...

“Reset”, assolto il sindacalista Campolongo: «sono tornato a vivere, un incubo...

COSENZA - A difendere Gianluca Campolongo, sindacalista Cisl, che è stato giovedì nel giudizio abbreviato del processo “Reset” è l’avvocato Nicola Carratelli. «Dal 1...

“Fiore in Folk”: fino al 30 dicembre un festival dedicato alla...

SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) - Al via da oggi, la prima edizione del Festival "Fiore in Folk", un progetto culturale di grande respiro...

share Condividi

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA