Un’app per aiutare i non vedenti a ‘visualizzare’ le opere d’arte: il progetto realizzato da studenti
Si tratta di Parts, un'innovativa App realizzata dagli studenti della Apple Accademy della Federico II che consente ai non vedenti di approcciarsi in modo diverso alle opere d'arte esposte nei musei
NAPOLI – Accendere i riflettori sulla disabilità e parlarne con il linguaggio della contemporaneità è la mission della terza edizione del Capability Festival, manifestazione promossa dal Comune di Napoli in programma dal 16 al 20 ottobre al Maschio Angioino e in altri luoghi della città. Il Festival proporrà incontri, dibattiti, performance, visite guidate ma sarà anche l’occasione per presentare ‘Parts’, un’innovativa App realizzata dagli studenti della Apple Accademy della Federico II che consente ai non vedenti di approcciarsi in modo diverso alle opere d’arte esposte nei musei.
L’app ‘Parts’, un modo diverso di approcciarsi alla disabilità
L’App – come spiegato da Giuseppe Gargiulo, studente dell’Accademy – si focalizza sulla capacità dei non vedenti di avere una rappresentazione dello spazio e del mondo con modelli mentali più accurati e gli permette di esplorare le opere d’arte attraverso meccanismi implementati nel prodotto, che gli consentono di formare nella loro mente un modello dell’opera più accurato rispetto a quello che trovano con le tradizionali audio guide.
“Il Festival costituisce una grande opportunità di parlare in chiave moderna di disabilità facendolo con gli strumenti attuali e soprattutto per arrivare ai giovani – ha detto l’assessore al Welfare, Luca Trapanese – Quest’anno avremo ospiti nazionali, come influenzer che parleranno con i giovani, e sono coinvolti tutti i musei della città grazie a Open House, c’è la Federico II e anche il gruppo scientifico che si occupa della sindrome di Down. L’obiettivo è raccontare la disabilità non come problema, ma come opportunità di vita se si è pronti ad accettare le persone disabili come soggetti con capacità diverse”.
Tema principale dell’edizione 2024 del Festival sono i cargiver e i sibling. Ogni giornata del Festival si concluderà con un aperitivo preparato e offerto da persone con disabilità che lavorano nel settore del food e della ristorazione e con performance spettacolari. Il Festival prevede anche attività per bambini, il Capability Kids, animate dalla Ludoteca cittadina e da ‘Liberi per crescere’, entrambi progetti dell’assessorato alle Politiche sociali dedicati ai minori.