La paziente entra ed esce dall’ospedale dell’Annunziata dove avrebbe contratto anche la “Klebsiella” e a causa delle fortissime dosi di antibiotici finisce in dialisi per il collasso dei reni
COSENZA – L.P. 56 anni, originaria di Dipignano, è deceduta nella giornata di ieri presso l’ospedale civile dell’Annunziata a Cosenza. A chiedere che venga fatta luce sul caso è il marito che ha presentato formale denuncia al posto fisso della polizia di stato. Ad assistere il marito 58enne della vittima sono gli avvocati Massimiliano Coppa e Paolo Coppa del foro di Cosenza. Il congiunto spiega alle forze dell’ordine che la moglie era stata sottoposta a due interventi chirurgici
all’intestino, il primo tre mesi prima, il 12 marzo presso il reparto di chirurgia d’urgenza con ileostomia, il secondo il 30 giugno scorso presso il reparto di Chirurgia Generale “Falcone” per ricanalizzazione dell’intestino. Dopo il primo intervento la pazienze, -sempre secondo il racconto del congiunto-, fu dimessa dopo cinque giorni di degenza nonostante la ferita si presentasse in deiscenza ovvero la riapertura spontanea della ferita precedentemente suturata.
Il 27 marzo per i forti dolori addominali la 56enne fu riportata presso il pronto soccorso dell’Annunziata. In un primo momento i sanitari non avrebbero voluto accettare il ricovero della donna, resosi necessario ed urgente per via di una gravissima insufficienza renale a causa della quale venne trasferita presso il reparto della Medicina “Valentini”.
La donna in ospedale, probabilmente durante i ricoveri precedenti aveva contratto una grave infezione, la “Klebsiella”. A causa delle fortissime dosi di antibiotici la 56enne andò in dialisi per il collasso dei reni. Venne trasferita il 4 giugno nel reparto di lungodegenza dell’ospedale di Rogliano. dopo 19 giorni di degenza fu nuovamente trasferita a Cosenza presso il reparto di chirurgia “Falcone” dove fu sottoposta dopo sei giorni e ben tre rinvii, ad intervento chirurgico. subito dopo la donna è deceduta per arresto cardiocircolatorio
Il congiunto nella formale denuncia ha chiesto che venga fatta luce sulla vicenda e che vengano puniti gli eventuali colpevoli della morte della moglie. Adesso, il magistrato di turno disporrà il sequestro delle cartelle cliniche e della salma che nelle prossime ore verrà sottoposta ad esame autoptico