Morì dopo tre giorni dal ricovero in ospedale all’Annunziata. La sua salma non fu mai tumulata dal giorno del decesso, il primo agosto scorso. Oggi l’autopsia
COSENZA – Indagato per omicidio, ma c’è il segreto istruttorio. Dalla Procura bocche cucite, così come dagli uffici dell’Arma. Di certo c’è un connazionale di 51 anni indagato per la morte di Marco, 55 anni, senzatetto di nazionalità polacca trovato privo di sensi e in fin di vita tra le aiuole della Villa Nuova di Cosenza. Nel tardo pomeriggio di oggi, intorno alle sei è stata effettuata l’autopsia sul corpo del 55enne rimasto nella cella frigorifera per oltre due mesi. A difendere il polacco sono gli avvocati Ugo Le Donne e Melania Abate. Nominato consulente della Procura il medico Emilio Perfetti. La difesa dell’indagato ha invece nominato il medico Stefano Ottavio come consulente tecnico di parte per assistere alla Ctu richiesta dal giudice. Adesso si dovranno attendere dai 30 ai 60 giorni per il deposito della perizia che stabilirà le cause della morte di Marco e darà prosieguo o meno all’azione giudiziaria nei confronti del 51enne oggi indagato per omicidio. Quasi certamente l’attività investigativa dei militari dell’Arma ha ricondotto al connazionale che divideva gran parte della giornata con il 51enne. Probabile colluttazione? Uno spintone tra i due in preda ad uno stato confusionale per via dell’alcol? Domande alle quali si risponderà solo quando il segreto istruttorio verrà sciolto, grazie all’esito dell’autopsia.
Marco da 20 anni viveva a Cosenza. Per un periodo di tempo fu ospite dell’Oasi Francescana, poi andò ad abitare sotto il ponte, lungo il Crati. A fargli compagnia c’era anche Padre Fedele che in quel periodo protestava contro la magistratura. Il suo corpo fu ritrovato dai militari dell’Arma della compagnia di Cosenza tra le aiuole della Villa Vecchia il primo agosto scorso, luogo ormai divenuto una casa per il polacco che era solito sostare con gli amici, italiani e connazionali. Tra le persone sentite dai carabinieri sembra che quel giorno Marco fosse in compagnia degli amici quando, per le condizioni in cui versava, secondo i carabinieri avrebbe colpito con il capo uno dei cordoli in cemento della Villa Nuova. Marco ha una madre 90enne che vive in Germania. Ai bisogni primari del polacco, per molto tempo, ha provveduto padre Fedele; quest’ultimo lo considerava come un fratello