Il monumento si trova in piazza della Vittoria a Cosenza, all’interno della cosiddetta Villa Nuova. Ignoti hanno scritto con una bomboletta rossa contro il “patriottismo fascista”
COSENZA – Un atto vandalico nel cuore del centro città. Ignoti sono saliti lungo la scalinata del monumento ai caduti di piazza della Vittoria, tra viale Trieste e corso Umberto e hanno scritto con la vernice spray di colore rosso la frase “fan*** il patriottismo fascista”. Il monumento fu realizzato tra il 1935 e il 1936 e inaugurato il 24 maggio del 1936, alla presenza del Principe di Piemonte Umberto di Savoia. L’opera fu progettata dall’architetto di Palmi Nino Bagalà e scolpita dallo scultore Clemente Spampinato. Un’opera che riporta i nomi dei caduti per la Patria, mentre nelle lapidi poste sulla base, i testi di importanti documenti legati alla Grande Guerra. Presa di mira e imbrattata la parte del monumento recante alcune frasi tratte dai discorsi di Mussolini.
Sul monumento storico inoltre sono riportate iscrizioni che ricordano, sulla stele i nomi dei caduti per la Patria, mentre nelle lapidi alla base, i testi di importati documenti legati alla Grande Guerra come il proclama del re Vittorio Emanuele alle truppe combattenti, del 24 maggio 1914. Il tutto deturpato dall’azione di vandali ancora non identificati. Sull’atto vandalico e il danneggiamento indaga la Polizia di Cosenza.
Foto e video Francesco Greco
CasaPound: “gesto vergognoso”
“Offendere la memoria degli eroi – dichiara in una nota il movimento CasaPound Calabria – che hanno perso la vita anche per noi equivale a commettere un sacrilegio. Anziché preoccuparsi dei problemi che in Italia e, soprattutto al sud, affliggono milioni di lavoratori in questo periodo di grave crisi economica dovuta all’emergenza Coronavirus – continua la nota – le nuove leve di iconoclasti antifascisti preferiscono imbrattare un monumento così importante per la collettività tutta. Inoltre, la loro ignoranza è tale da non sapere che proprio su quel monumento sono presenti anche nomi di partigiani cosentini deceduti durante il secondo conflitto mondiale. È importante che il Sindaco e tutte le Istituzioni condannino con forza questa barbarie che ha colpito uno dei monumenti emblematici della città. Dal canto nostro – conclude la nota – continueremo a difendere strenuamente i simboli della nostra storia e della nostra civiltà”.