Intelligenza artificiale: il poker nell’era delle macchine

Vediamo come è cambiato il modo di giocare a poker da quando sono disponibili dei bot e dei software di intelligenza artificiale.

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COSENZA – L’intelligenza artificiale è una delle più sorprendenti innovazioni tecnologiche degli ultimi anni, ma per certi versi anche una delle più temibili minacce che l’umanità si trova ad affrontare. Come praticamente ogni settore, anche quello del gambling e del poker in particolare potrebbe non solo essere modificato ma addirittura rivoluzionato dall’arrivo dell’AI.

La teoria alla base dei solver

Per capire quali sono le applicazioni dell’intelligenza artificiale nel mondo del poker online, vediamo quali sono le tecnologie disponibili oggi per migliorare il proprio gioco. Partiamo dal presupposto che lo studio della strategia del poker è indispensabile quando si inizia a “fare sul serio” e lo studio della probabilità attraverso concetti come pot odds ed equity è il punto da cui partire.

In questo contesto, si parla di Game Theory Optimal – letteralmente “teoria dei giochi ottimale” – che possiamo riassumere come uno stile di gioco molto equilibrato, che ha come obiettivo quello di impedire agli avversari di approfittare dei nostri punti deboli. Un approccio teorico che affonda le sue radici nella branca della matematica che prende il nome di teoria dei giochi, la quale si è sviluppata grazie all’opera di luminari come John Von Neumann e John Nash.

Un concetto fondamentale in questo campo è proprio l’equilibrio di Nash, che possiamo definire brevemente come una situazione nella quale nessun giocatore ha interesse ad essere l’unico a cambiare. Nel poker la strategia migliore è quella nella quale l’avversario non potrà approfittare di nessun punto debole e nessuno dei due giocatori avrà interesse a discostarsi da questa. Per studiare in modo efficiente e massivo la Game Theory Optimal (GTO) il modo migliore è utilizzare un solver, cioè un software pensato appositamente per l’analisi del gioco.

Cosa sono i solver

Dobbiamo fare una premessa: la teoria di gioco ottimale non esiste, perché nel poker esiste un numero troppo grande di combinazioni possibili che non possono attualmente essere calcolate né da un uomo né da una macchina. È comunque possibile avvicinarsi alla GTO utilizzando degli appositi programmi, i solver.

Si tratta di software che effettuano delle simulazioni di una situazione al tavolo e calcolano l’esito della mano per ognuna di queste. Successivamente il software ripete il ciclo di simulazioni andando a correggere le linee di gioco che hanno dato i peggiori risultati, comparando il valore atteso di tutti i cicli. Il processo viene ripetuto fino al raggiungimento del punto più vicino all’equilibrio, di cui parlavamo sopra.

Lo studio della GTO non può prescindere dall’utilizzo dei solver, dal momento che i calcoli sono troppo complessi e, inoltre, ogni situazione che cambia genera un effetto a catena che si ripercuote su tutte le altre. Proprio per questo i solver fanno tantissime simulazioni prima di fornire un riscontro.

Ovviamente, anche se si utilizza un solver, il gioco del giocatore umano è ancora fondamentale. Una volta estratta la strategia GTO da un solver, infatti, sarà il giocatore (in carne ed ossa) che dovrà trovare una semplificazione che sia in grado di mantenere un elevato valore atteso e che sia facilmente memorizzabile.

Oggi i più moderni ed efficaci poker solver presenti sul mercato utilizzano l’intelligenza artificiale per ottimizzare i risultati e per fornirli più velocemente. I più diffusi software di questo genere sono Pio Solver e GTO+, ma per chi è all’inizio sono disponibili anche dei solver gratuiti.

Quando l’intelligenza artificiale gioca a poker

Oltre ai programmi di supporto ai giocatori, negli ultimi anni l’intelligenza artificiale è diventata così evoluta che può anche giocare a poker online come, se non meglio, di un umano. L’applicazione più famosa di questa tecnologia è Pluribus, un programma del poker creato dal Facebook’s AI Lab in collaborazione con la Carnegie Mellon University.

La release di Pluribus, avvenuta nel 2019, è considerata una vera e propria pietra miliare nella storia dei bot e dei programmi di gioco applicati al poker. Il software, infatti, è il primo in grado di battere gli umani in una complessa competizione multiplayer. Proprio l’efficacia del programma ha spinto i suoi creatori a non rilasciare il codice sorgente, per evitare che il software possa essere utilizzato per barare nel gioco online.

ChatGPT per vincere a poker

L’intelligenza artificiale più famosa, cioè ChatGPT, fin dal suo rilascio ha iniziato ad essere utilizzata dai giocatori di tutto il mondo per migliorare a poker. E si è dimostrato uno strumento piuttosto efficace. Per i principianti, ad esempio, può essere utilizzato per imparare più velocemente le regole del gioco oppure per studiare le strategie più utili ed efficaci. Inoltre, ChatGPT può essere utile per accompagnare il giocatore nel suo percorso di apprendimento e di miglioramento.

Come abbiamo visto, esistono diversi strumenti che utilizzano l’intelligenza artificiale e che possono essere utili a chi gioca a poker. Sicuramente nel prossimo futuro questo campo vivrà un vero e proprio boom di tecnologie e applicazioni.

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