Il Sybaris si trasforma in una sala interrogatori con “Buscetta, santo o boss?”
Stasera alle 18,30, si alzerà il sipario sul “Radure – V edizione di Invito al Teatro”, organizzata dall’associazione culturale Aprustum, sotto la direzione artistica di Casimiro Gatto, in sinergia con l’amministrazione comunale e la Gas Pollino.
CASTROVILLARI (CS) – Il Teatro Sybaris si trasformerà in una sala degli interrogatori dell’FBI, per far rivivere al pubblico l’ultimo interrogatorio del boss dei due mondi: il grande pentito che ha inflitto a cosa nostra i colpi più duri che abbia mai subito. “Buscetta, santo o boss?”, prodotto da Stanze Segrete di Roma, nasce da un testo di Vittorio Cielo; un fatto realmente accaduto, poiché si trattò dell’interrogatorio di Tommaso Buscetta fatto negli Stati Uniti in cui finalmente il grande mediatore tra cosa nostra e i cartelli del narco-traffico sud americano confessò il proprio ruolo durante la sua vita di mafioso.
Ad interpretare il boss dei due mondi uno dei maestri del teatro italiano che, a buon titolo, si può definire qui in una delle sue più riuscite interpretazioni: Ennio Coltorti. L’attore capitolino incarna Buscetta alla perfezione, riproponendo movimenti, accenti e tic, lavorando sull’ambigua umanità del primo pentito di mafia, giocando con perizia sulla linea di confine del personaggio oscuro e al tempo stesso enigmatico. Ad affiancarlo sulla scena, nel ruolo dell’agente dell’FBI, troviamo l’attore e regista castrovillarese Matteo Fasanella.
“Buscetta, santo o boss?” segue le ultime incredibili piste del più grande giallo, ancora aperto, della Storia Italiana. Un quarto di secolo dopo l’eliminazione di Falcone e Borsellino e delle loro scorte, esplode nelle sentenze del 2018 quello che Buscetta aveva già rivelato nei suoi ultimi verbali. Sapendo di morire, Don Masino si lasciò andare, con l’FBI, lontano dai veleni di Palermo e si confessò. Parlò come mai aveva fatto prima. Neppure nel misterioso ultimo viaggio segreto di Falcone oltreoceano, pochi giorni prima che cadesse a Capaci. La manomissione delle memorie digitali di Falcone, e la scomparsa dell’Agenda Rossa di Borsellino, si intrecciano ai misteri dei viaggi ‘segreti’, all’estero e negli USA, degli ultimi giorni di Falcone, alle strane telefonate all’estero, partite dalla collina di Capaci, prima del ‘Botto’.
E’ uno spettacolo che, seppur fondando la sua forza sull’eccellenza degli attori e di un testo fuori dal comune, utilizza diversi escamotage tecnologici. Lo spettatore viene posto di fronte una stanza degli interrogatori, con una scenografia del tutto innovativa, per l’appunto interattiva, accompagnata dalle musiche di Nicola Anesini, già suonate a Palermo in via D’Amelio e a Capaci nelle marce antimafia. Offrendo la sintesi di una clamorosa vicenda di mafia e giustizia l’autore e gli interpreti riescono a trasformare il pubblico, durante lo scorrere dei due atti, da spettatore a testimone, anche morale. Restituendo una testimonianza che lascia sospesi in una rielaborazione di un personaggio cogliendone tutta la personalità, fino a comprendere e condividere il suo desiderio di espiazione, rendendolo agli occhi del pubblico non solo “Boss”. Promuovere il teatro di qualità è un impegno che per Aprustum dura da 25 anni, ed è proprio in questo solco che si colloca Radure, un disegno culturale di ampio respiro con un particolare sguardo al teatro rivolto ai giovanissimi, che gode del fondamentale contributo della Regione Calabria, del Comune di Castrovillari, del Parco Nazionale del Pollino e della Gas Pollino S.r.l.
Gli interpreti
Ennio Coltorti è un raffinato attore di teatro e di fiction, oltre ad essere un grande regista e doppiatore. Come attore ha interpretato in teatro, da protagonista, più di trenta spettacoli di successo (Nemici come prima, Cavour, Ritratto di Sartre da giovane, Napoleone a Sant’Elena, Il processo di Giordano Bruno, Italia-Germania 4 a 3, A cena col diavolo), come regista ha messo in scena più di cinquanta spettacoli dirigendo attori come Giorgio Albertazzi, Manuela Arcuri, Margherita Buy, Sergio Castellitto, Giuliana De Sio, Ennio Fantastichini, Remo Girone, Paolo Ferrari, Alessandro Haber, Roberto Herlitzka, Renzo Montagnani, Ivana Monti, Beppe Pambieri, Franco Oppini, Francesco Pannofino, Rocco Papaleo, Gigi Proietti, Paola Quattrini, Massimo Ranieri, Sergio Rubini, Lina Sastri, Mattia Sbragia, Mario Scaccia. E al cinema ha prestato la voce a Marlon Brando in Apocalypse Now Redux, Ben Kingsley, Michael Caine, Harvey Keitel. Per gli appassionati di cinecomics basti dire che è la voce italiana del Professor X nella saga mutante per eccellenza e dell’agente Smith di Matrix.
Matteo Fasanella dopo la palestra attoriale fatta in Aprustum ha scelto Roma per perfezionare i suoi studi proprio nella scuola di recitazione del Maestro Coltorti e proprio nella capitale lavora come attore e regista (Brothers, Il grande Gatsby, Fight Club, Aleida e il Che sono alcuni dei suoi spettacoli). Nella scorsa edizione di “Invito al Teatro” ha portato in scena al Sybaris “L’uomo, la bestia e la virtù” e qualche anno prima “Cyrano de Bergerac”, due spettacoli di qualità molto apprezzati entrambi diretti e interpretati da lui.