L’economia italiana nel 2024: una crescita moderata
La combinazione di settori tradizionali e innovativi, che hanno contribuito in maniera decisiva alla resilienza economica del Paese
COSENZA – Nel 2024, l‘economia italiana ha registrato una crescita moderata, con un aumento del PIL stimato intorno all’1%, secondo i dati ISTAT. Questo risultato è stato sostenuto da una combinazione di settori tradizionali e innovativi, che hanno contribuito in maniera decisiva alla resilienza economica del Paese.
L’economia italiana, infatti, ha beneficiato del contributo equilibrato di settori tradizionali, come turismo, trasporti e manifattura, e di quelli innovativi legati al digitale e alla sostenibilità. Questa sinergia ha permesso al Paese di affrontare le sfide globali e di gettare le basi per una crescita più solida e inclusiva nel prossimo futuro.
I settori online che hanno contribuito
Il settore online ha continuato a crescere, integrandosi sempre più con l’economia reale. Gli acquisti online hanno superato i 58,8 miliardi di euro (+6% rispetto al 2023), trainati da categorie come arredamento e home living (+12%), beauty e pharma (+12%) e food & grocery (+7%). I giochi online, invece, attraverso piattaforme come i casino online, hanno vissuto un anno di trasformazione, con nuove normative che hanno spinto gli operatori a innovare per garantire maggiore trasparenza e sicurezza. Complessivamente, il digitale ha confermato il suo ruolo centrale sia per i consumatori che per le imprese.
Settori tradizionali: turismo, trasporti e manifattura
Il turismo e i trasporti
hanno rappresentato pilastri fondamentali per l’economia italiana nel 2024. La ripresa del turismo internazionale ha portato a un aumento significativo degli arrivi e delle presenze, contribuendo non solo al PIL, ma anche a settori correlati come la ristorazione e l’hotellerie. I trasporti, sia su strada che ferroviari, hanno beneficiato di investimenti infrastrutturali mirati, migliorando l’efficienza delle reti e supportando la crescita del turismo e della logistica interna.
Anche la manifattura ha mostrato segnali di ripresa, con una domanda stabile di prodotti italiani nei mercati europei e un rinnovato interesse verso il Made in Italy. In particolare, i settori tessile, agroalimentare e meccanico hanno registrato buoni risultati, nonostante le sfide legate ai costi energetici e alle materie prime.
Agricoltura e green economy
Il settore agricolo ha consolidato il suo ruolo nell’economia italiana, con un’attenzione crescente verso pratiche sostenibili e produzione biologica. Gli incentivi governativi e i fondi europei hanno favorito l’adozione di tecnologie innovative in agricoltura, migliorando la produttività e la sostenibilità delle coltivazioni. Allo stesso modo, la green economy ha guadagnato terreno, con un aumento degli investimenti in energie rinnovabili, come il solare e l’eolico, e in progetti per la riqualificazione energetica di edifici pubblici e privati.
Il mercato del lavoro nel 2025
Il 2025 si prospetta come un anno economicamente intenso, in cui le dinamiche globali e locali potrebbero accelerare i cambiamenti nei mercati. Per affrontare queste sfide, è fondamentale che individui e aziende si preparino adeguatamente al mercato del lavoro. Competenze digitali, capacità di adattamento e un approccio orientato alla sostenibilità saranno sempre più richiesti. Investire in formazione, aggiornamento professionale e innovazione non solo permetterà di cogliere nuove opportunità, ma sarà anche essenziale per restare competitivi in un contesto economico in rapida evoluzione. Una preparazione consapevole oggi può fare la differenza per affrontare il futuro con successo.