Perchè mangiamo di più sotto stress?
L’appetito e la fame possono essere alterati dallo stress. A volte si produce una dissociazione tra l’appetito e la fame
Il desiderio di mangiare può variare sulla base di diverse situazioni emotive, di oscillazioni chimiche, vascolari e degli impulsi trasmessi dal mesencefalo e da altri organi del nostro corpo. Se mangiamo guidati dalle emozioni, consumiamo cibo in risposta a queste ultime, soprattutto se negative.
I segnali più facilmente riscontrabili sono:
Ossessione per il cibo.
Consumo di alimenti-premio.
Mangiare in modo compulsivo.
Continuare a mangiare nonostante ci si senta sazi.
Oscillazioni di peso.
Non riuscire a individuare il motivo per cui si sta mangiando.
Mancanza di connessione tra i segnali psicologici di fame e quelli di sazietà.
Ingestione più veloce del normale, senza rendersene conto.
In caso di stress, alcune persone tendono a consumare alimenti a più alto indice glicemico, più grassi, più calorici, più ricchi di sale; tendono inoltre a consumarli in eccesso: vale a dire che quando siamo stressati mangiamo di più e peggio. Questo atteggiamento nuoce alla nostra salute e può provocare non solo sovrappeso e obesità, ma anche un rischio maggiore di sviluppare diverse malattie.
Rifugiarsi nel cibo per consolarsi di qualcosa è un atteggiamento più comune di quanto pensi. Il problema non è la mancanza di volontà o la scarsa consapevolezza di come e cosa mangiare. Le tue scelte alimentari sono sviate da circuiti istintivi cerebrali che seguono altre regole. Per affrontarli e modificarli, serve innanzitutto conoscerli.
I motivi della fame nervosa possono essere diversi:
- le delusioni o le arrabbiature fanno scattare in te un’autocritica “sotterranea”. Mangiare diventa l’unico modo per avere una ricompensa.
- L’equazione cibo=amore è un’equazione istintiva, perché l’amore materno passa attraverso il nutrimento fisiologico. Ecco che se sei in difficoltà, il cibo diventa un nutrimento dell’animo.
- Ci sono poi le delle vere e proprie dipendenze. Queste provocano alterazioni del comportamento, modificando un’abitudine normale come il mangiare in una ricerca irrefrenabile del piacere.