CATANZARO – “L’operazione Scirocco con l’indagine portata a termine dai carabinieri del Comando Tutela Ambientale e Sicurezza energetica e del Cufaa in Calabria, nelle province di Catanzaro, Cosenza e Vibo conferma quanto sia importante l’attività di monitoraggio sui territori che portiamo avanti ogni anno sia con Goletta Verde, la nostra storica campagna estiva con la quale monitoriamo lo stato di salute del mare e delle coste denunciando il problema cronico della maladepurazione, sia con il report di denuncia Mare Monstrum”. E’ quanto afferma Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente.
“In particolare, l’analisi da parte delle forze dell’ordine con i nostri dati – prosegue Ciafani – ha permesso di svelare fenomeni criminali assai diffusi legati sia alla maladepurazione sia ai traffici che agli smaltimenti illegali dei fanghi di depurazione. Ci costituiremo parte civile nel procedimento aperto dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro per chiedere che venga fatta ecogiustizia in nome del popolo inquinato”.
“Da anni denunciamo il fenome della maladepurazione in Calabria”
“Da anni – aggiunge Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria – denunciamo il fenomeno della maladepurazione in Calabria che, soprattutto in alcune zone, per come messo in luce dai monitoraggi di Goletta verde, presenta problemi ricorrenti ed irrisolti con aree fortemente e costantemente inquinate. Il nostro territorio, soprattutto costiero è purtroppo interessato da fenomeni illegali sempre più diffusi come ha evidenziato anche la nuova operazione Scirocco. L‘auspicio è che la Calabria possa, finalmente, accelerare il passo per superare le problematiche connesse alla mala depurazione con attività di prevenzione e contrasto delle illegalità sempre più incisive tutelando il mare e gli ecosistemi, l’ambiente e la salute dei cittadini oltre che l’economia regionale. Il futuro della nostra bellissima regione è strettamente e necessariamente connesso alla salvaguardia ambientale”.
