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“A Milano solo modelle e creativi?”. L’imprenditore calabrese offre fino a 2.700 euro ma non trova operai

Imprenditore milano cerca operai

MILANO – La Save Group, attivo nel facility management, cerca personale tecnico qualificato a Milano e in tutto il Nord Italia, offrendo retribuzioni superiori al Contratto Nazionale. Ma la “voglia di sporcarsi le mani” sembra sparita. Ed allora l’ imprenditore calabrese Saverio Cutrullà, fondatore di Save Group nonostante l’appello a lettere cubitali sui Tram di Milano non ha ancora ricevuto una singola candidatura per le trenta posizioni aperte nel Nord Italia.

La richiesta e la provocazione sui Tram di Milano

Cerchiamo elettricisti, idraulici e muratori. A Milano solo creativi e modelle?“. È l’interrogativo provocatorio e al tempo stesso “disperato” lanciato sui tram di Milano. Save Group, un’azienda nata a Vibo Valentia 35 anni fa e specializzata in facility management con focus sull’economia circolare, è alla ricerca di personale tecnico qualificato per le sue sedi operative, in particolare per la sede di Tribiano (Milano). Tra i profili ricercati ci sono elettricisti, termoidraulici, frigoristi, escavatoristi, autisti, manovali esperti e project manager.

Stipendi allettanti e contratto di categoria

La situazione appare paradossale, data l’offerta economica del gruppo. Cutrullà propone l’inquadramento con il Contratto Nazionale Metalmeccanico Industria, con una maggiorazione che può arrivare fino al 40% in base a preparazione ed esperienza. Le retribuzioni medie per le figure tecniche partono da 1.800 euro, arrivando anche a 2.700 euro per i project manager. Ciononostante, da diverse settimane l’annuncio sui mezzi pubblici del capoluogo lombardo continua a circolare senza riscontri.

“Manca la voglia di sporcarsi le mani”

Intervistato dal Corriere della Sera, Cutrullà denuncia una “difficoltà esagerata a trovare personale giovane con competenze tecniche che abbia voglia di ‘sporcarsi le mani’ e di impegnarsi”. L’imprenditore sottolinea come l’incentivo economico (anche 300/400 euro in più rispetto al Contratto Nazionale) non sia sufficiente. “L’impressione è che tanti giovani sognino di fare lavori per i quali non si faccia fatica come i creativi, i modelli o gli influencer,” spiega Cutrullà. Il manager richiede un diploma all’Istituto tecnico industriale o Istituto professionale, garantendo anche l’affiancamento da parte di tecnici esperti per chi è alle prime armi.

Non solo salari: qualità della vita e riconoscimento

Secondo Cutrullà, il problema non è solo salariale, ma il risultato di un sistema che ha a lungo trascurato i Servizi Generali, tollerando il lavoro sommerso e non riconoscendone il valore strategico. Oggi, i giovani lavoratori sono meno disposti a trascurare il tempo e la qualità della vita professionale, considerandoli la “nuova moneta di scambio”.

L’imprenditore lancia infine un messaggio ai giovani: il lavoro tecnico e specialistico è oggi la “via più diretta per accedere al ceto medio-alto del futuro”. La carenza di figure con competenze specifiche ha creato un vuoto che si traduce in un immenso valore. “Essere un tecnico specializzato, magari un eccellente elettricista, idraulico, manutentore di impianti avanzati… significa essere difficilmente sostituibili dalla tecnologia e accedere a una sicurezza economica non scontata con altri percorsi,” conclude l’imprenditore vibonese.

 

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