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NCC, Regione Calabria vince ancora in Corte Costituzionale «Stato non può imporre vincoli sproporzionati»

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CATANZARO – La Corte Costituzionale ha stabilito che non rientra nelle competenze dello Stato imporre vincoli e restrizioni sproporzionate agli esercenti del servizio di noleggio con conducente (NCC). Con la sentenza n. 163, depositata oggi, la Consulta ha accolto i ricorsi promossi dalla Regione Calabria contro il decreto interministeriale n. 226 del 2024 e le relative circolari attuative.

Secondo la Corte, nel regolamentare aspetti operativi del servizio NCC, lo Stato ha oltrepassato i limiti della propria competenza in materia di “tutela della concorrenza”, invadendo invece quella regionale relativa al “trasporto pubblico locale”. Tra le misure bocciate figurano tre punti principali: il vincolo dei 20 minuti tra prenotazione e inizio corsa, il divieto di stipulare contratti di durata con soggetti che svolgono attività di intermediazione e l’obbligo di utilizzare un’unica app ministeriale per il foglio di servizio elettronico.

Il vincolo temporale, spiega la Consulta, è una misura “sproporzionata” rispetto all’obiettivo di evitare che gli NCC si rivolgano a un’utenza indifferenziata, riservata ai taxi. Analogo giudizio è stato espresso sul divieto di contratti di durata, che – secondo i giudici – limita indebitamente l’autonomia contrattuale di operatori come alberghi o agenzie di viaggio. Infine, anche l’obbligo di utilizzare esclusivamente l’applicazione ministeriale è stato considerato eccessivo, poiché le finalità di controllo possono essere perseguite con strumenti alternativi, più rispettosi della libertà d’impresa e del principio di neutralità tecnologica. La Corte ha dunque annullato, in parte qua, le disposizioni impugnate, ribadendo il principio di proporzionalità e la centralità delle competenze regionali nella gestione del trasporto pubblico locale.

Occhiuto «Calabria vince battaglia liberale, più mercato vuol dire più convenienza»

“Sugli Ncc la Regione Calabria si intesta una sacrosanta battaglia liberale. Più concorrenza e più mercato sono concetti che si traducono in più opportunità e più convenienza per i cittadini e per chi vuole fare impresa”. Lo scrive su X Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia.

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