Area Urbana
“Nebbia nel cuore”: post del dr. Marchese al sindaco di Castrolibero e la morte di un gatto adottato da un ragazzo autistico
Da Castrolibero il racconto struggente “Nebbia nel cuore” del dottor Giorgio Marchese, psicoterapeuta per riportare l’attenzione sulle condizioni di via Puccini: una strada dove “troppi piloti irresponsabili mettono a rischio animali e pedoni”. Di “Nebbia” resta solo il sangue sull’asfalto
CASTROLIBERO (CS) – “Nebbia nel cuore” racchiude l’amarezza del dottor Giorgio Marchese, psicoterapeuta di Cosenza che su Facebook, riporta l’attenzione sulle condizioni di via Puccini a Castrolibero. Una strada dove – denuncia – “troppi piloti irresponsabili mettono a rischio animali e pedoni”. La richiesta al sindaco Orlandino Greco: intervenire con misure di sicurezza minime prima che accada di nuovo.
Castrolibero e “Nebbia nel cuore”
Una scena semplice, di quelle che accadono in un attimo ma restano nella memoria. Un ragazzo autistico che, con voce incerta ma piena di emozione, chiede: “Posso accarezzarlo? È bellissimo! Po… posso… portarlo a casa con me?”. Fra le braccia, un gattino dal mantello chiaro. Sulla spalla del ragazzo, l’animale si accoccola, fiducioso. La madre sorride e il dottor Giorgio Marchese osserva la scena con la delicatezza di chi, da anni, si prende cura di una colonia felina autorizzata dal Comune di Castrolibero.
Si parla già di adozione, di modulistica da compilare, di una nuova amicizia che potrebbe accompagnare le giornate del giovane. Il nome c’è: Nebbia, “come il tuo colore”. Un legame appena nato, ma già profondo. Poche ore dopo, però, di Nebbia resta solo una macchia di sangue sull’asfalto di via Puccini.
“Via Puccini è una cronoscalata”: la denuncia di Marchese
Nel suo post, Marchese si rivolge direttamente al sindaco, Orlandino Greco, con amarezza e dolore. Racconta una dinamica purtroppo frequente: via Puccini, scrive, “si presta al brivido delle cronoscalate”, percorsa ogni giorno da “piloti decerebrati” che ignorano limiti, prudenza e vite – animali o umane – lungo la strada. Nebbia è solo l’ennesima vittima.
Ma questa volta c’è anche la delusione da spiegare a un ragazzo fragile, che aveva trovato nel gattino un amico, un punto di riferimento emotivo.
“Un Comune che guarda senza intervenire”
Il dottore racconta dei suoi 10mila euro l’anno spesi (tutti documentati) per curare, vaccinare e proteggere i gatti della colonia. Ma contro l’indifferenza di alcuni automobilisti, dice amareggiato, “non posso nulla”. Le richieste avanzate al Comune non erano irraggiungibili: non un rallentatore, dichiarato tecnicamente non installabile, ma almeno bande rumorose, segnaletica più evidente, un invito alla prudenza. “Ritengo sia doveroso prenderli in seria considerazione”, afferma. Finora, però, tutto è rimasto immobile.
Neverland, il dolore degli anziani e dei giovani affetti da autismo
Marchese non parla solo per sé. A Neverland – la sua iniziativa di “resilienza nel dolore sociale” – arrivano anziani con Alzheimer e giovani con autismo, che nei gatti della colonia trovano presenza, conforto, routine, affetto. Ogni perdita, soprattutto quando evitabile, pesa come una ferita. “Non voglio criticarti – scrive rivolgendosi al sindaco – ma solo testimoniarti la sofferenza mia e di chi ama questi animali”.
Il post si chiude con una citazione di Albert Schweitzer: “Lo salva perché è vivo e la vita è sacra” che restituisce il senso dell’intera vicenda: il valore di ogni creatura, indipendentemente da quanto piccola, vulnerabile o “non umana”.



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