CATANZARO – Non si ferma lo sciame sismico in Calabria ed in particolare in provincia di Catanzaro. Dopo altre 4 scosse avvenute tra la notte e le prime ore della mattina, dalle 12:06 e alle 12:11 si sono registrate altre dui terremoti con epicentro sempre tra Tiriolo, Miglierina, Gimigliano e Marcellinara. La prima scossa di terremoto è stata registrata dall’INGV alle ore 12:06 ed è stata di magnitudo 2.8 con epicentro a Tiriolo. Sisma avvenuto ad una profondità di 10 chilometri. La seconda scossa è stata ancora più forte: registrata alle 12:11 con una magnitudo di 3.0 e una profondità di 9 chilometri ed epicentro sempre a Toriolo.
Evacuate alcune scuole a Catanzaro
Entrambe le scosse sono state avvertite distintamente dalla popolazione ed anche a Catanzaro, dove questa mattina alcune scuole erano state fatte evacuare per precauzione, a seguito di una scossa di magnitudo 2.2 che aveva avuto come epicentro proprio il Capoluogo regionale. Dopo le altre due scosse delle 12 a scopo precauzionale, le scuole sono state nuovamente evacuate. Bambini e ragazzi sono usciti dalle aule riunendosi nei luoghi di raccolta indicati dal piano della Protezione civile. Visto il prolungarsi dello sciame, gli studenti non sono stati fatti rientrare in classe e sono stati mandati a casa.
Sciame sismico in Calabria: ieri la riunione in Prefettura
Ieri si era svolta una riunione in prefettura convocata dal Prefetto De Rosa, per fare il punto della situazione proprio sullo sciame sismico che sta interessando alcuni comuni della provincia e alla quale hanno partecipato, oltre al prefetto Castrese De Rosa, anche il responsabile della Protezione civile della Regione Calabria Domenico Costarella, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e il sismologo e docente associato di geofisica all’Unical Mario La Rocca. L’esperto, parlando con i giornalisti al termine della riunione, ha spiegato che le scosse continue nel corso di uno sciame “non siano anomale. Si tratta di uno sciame sismico come tanti altri che si verificano in Calabria e come in tante altre aree tettonicamente attive. E quindi questo rientra nella normale sismicità. In questi casi è fondamentale che i cittadini non vengano presi dal panico e non credano a false notizie che vengono diffuse. I terremoti non possono essere previsti, l’evoluzione dello sciame sismico non può essere prevista. Può durare una settimana, un mese, un anno, nessuno è in grado di stabilirlo, purtroppo. I cittadini – ha aggiunto – devono fare il loro lavoro, devono essere consapevoli che viviamo in una regione dove prima o poi si può verificare un terremoto anche di una certa magnitudo”.
