MONTALTO UFFUGO – VIDEO – L'”aggregatore” dei territori. E’ questo il profilo migliore con cui si può descrivere Ugo Gravina, sindaco di Montalto Uffugo. Il primo cittadino è uno di quegli amministratori che ha inserito nella sua agenda politica il progetto “area urbana”.
Gravina ci accoglie nella delegazione municipale, raccogliendo il nostro invito per una video intervista. Le domande che la collega Daniela Caruso e il direttore di QuiCosenza, Giuseppe Gangale, rivolgono al primo cittadino montaltese, sono varie e spaziano dai temi d’attualità sul territorio agli scenari della vita politica nazionale. L’aggregazione di aree urbane è, ormai, il discorso più caldo dell’attualità. Tutti ne parlano, ma nei fatti ancora la situazione è nella più totale empasse. «La politica – dichiara Gravina – non è ancora pronta a pensare all’idea di una grande metropoli. E’ un grave limite. Lo si può solo superare se noi amministratori, cominciamo a guardare con attenzione ai progetti collettivi, saltando la “staccionata” degli stupidi campanilismi. I politici tirano fuori dai loro discorsi il progetto dell’area urbana, solo per “canalizzare” su di loro l’attenzione dei media e dell’elettorato, salvo poi, calato il sipario, tornare indietro sui propri passi».
AREA URBANA MA ANCHE SVILUPPO – Per Gravina camminano insieme e spiega anche perchè. «Montalto – precisa il Sindaco – e non lo dico io, ma lo confermano i dati dell’Istat, nel corso degli ultimi anni, è stato al centro di un grande “boom” edilizio, uno sviluppo di rilevanza demografica che ha fatto sensibilmente crescere il territorio. Molti cittadini hanno lasciato i loro punti d’appartenenza e hanno deciso di scegliere, bontà loro, Montalto. L’incremento demografico è stato trainante anche per far crescere le frazioni, popolosi quartieri urbani, di cui alcuni non ne conoscevano nemmeno l’esistenza. La congiuntura economica negativa e la grande crisi internazionale, purtroppo, ha interrotto bruscamente l’effetto di questo “boom”. Montalto pensa in grande e con il Comune di Rende sono stati attivati una serie di protocolli d’intesa per lo sviluppo. Soprattutto per quello che concerne il congiungimento delle aree industriali. Il bando – continua Gravina – è stato finanziato. Ora non resta che la fase di attuazione».
IL GRANDE COLLEGAMENTO – E’ quello che Gravina ha in mente per “congiungere” il suo territorio con l’Unical, Rende e Quattromiglia. «E’ un progetto per il quale abbiamo ottenuto l’ok. In questa strategia programmatica c’è anche la partecipazione della Provincia di Cosenza. Lo consideriamo un progetto che possa davvero rappresentare lo sviluppo. Non a caso il piano strutturale comunale è stato redatto dalla Facoltà di Architettura di Roma». Rimanendo sul territorio di Montalto, la collega Caruso e il direttore Gangale, non possono non porre la domanda sulla questione “Emmezeta”. Altro tema caldo, soprattutto per quel che concerne i discorsi legati alla coniugazione tra crescita economica, rilancio produttivo e sviluppo occupazionale.
«Come sindaco mi sono attivato, insieme ai componenti della mia squadra amministrativa, affinchè una realtà di eccellenza imprenditoriale come il colosso commerciale di Conforama non lasciasse il nostro territorio. Alla base non c’è un problema di natura politica o di difficoltà economiche, bensì un contenzioso privato tra i vertici di Conforama e i proprietari della struttura che ospita il centro commerciale. Essendo questioni private, noi non possiamo intervenire. L’unica cosa che come amministrazone comunale abbiamo fatto, è stata quella di incontrare i vertici di Conforama per dargli il nostro contributo nella ricerca di nuovi locali, idonei ed attrezzati, per ospitare l’Emmezeta. Il nostro interessamento è stato apprezzato e dai leader del colosso commerciale abbiamo ricevuto la garanzia che si resterà a Montalto».
Allargando l’interesse dai confini regionali e provinciali allo scenario politico nazionale, non poteva passare sotto traccia una domanda sulle primarie. Pronta la risposta del Sindaco. «Considero le primarie uno straordinario momento di alta democrazia partecipativa. C’è bisogno di una nuova classe dirigente, c’è bisogno di “svecchiare” la logica dei partiti e l’imposizione delle candidature dall’alto. Se da un lato sulle primarie do un giudizio positivo, dall’altro, dei vari candidati in competizione, sono rimasto un pò deluso. Tutti, senza escludere nessuno, hanno offerto all’opinione pubblica un melange di questioni “trite e ritrite”. Mi sarebbe piaciuto, e lo dico da amministratore e da cittadno, sentire uno dei candidati affrontare un discorso sulla crisi, sulle sue radici, mi sarebbe piaciuto sentire qualcuno affondare il bisturi sulle tematiche politiche più “calde”. E’ ingiustificabile l’omertà dei leader sulle responsabilità del governo tecnico che non risolve i problemi delle famiglie e dei territori, ma si preoccupa di risolvere le questioni delle banche. I tagli orizzontali – prosegue Gravina – non fanno giustizia sociale, i tagli indiscriminati, attuati nei confronti di chi non ha capitali alti, sono scelte non solo impopolari ma che non fanno certo bene all’economia. Dovrebbero essere tassati i grandi capitali che, ovviamente non vengono dichiarati ma che vengono trasferiti al sicuro, nei paradisi fiscali. Noi, nel nostro piccolo, abbiamo diminuito le aliquote dell’Imu dallo 0,4 allo 0,2 sulla prima casa. Ecco che proprio il silenzio e l’omerta di chi governa fa crescere due grandi coalizioni: antipolitica e astensionismo».
La chiacchierata finisce, ci congediamo dal sindaco di Montalto, ringraziandolo per l’ospitalità e ricevendo dallo stesso i ringraziamenti per l’attenzione dedicatagli.