Gino Novello: il comandante d’emergenza
COSENZA – | Video | I vigili del fuoco sono una delle componenti dello Stato, quello sempre presente nei confronti della collettività. Il comandante provinciale
di Cosenza, Gino Novello, ci apre le porte del suo comando, ricevendoci nel suo ufficio, al secondo piano del quartier generale di viale della Repubblica, per concederci una video intervista. Il funzionario di Stato, sollecitato dalle domande della collega Daniela Caruso e del direttore di quicosenza.it, Giuseppe Gangale, ci risponde con la stessa rapidità con cui, insieme ai suoi uomini, coordina gli interventi più urgenti. La prima domanda che rivolgiamo a Novello, paolano di nascita, in servizio nel corpo nazionale dei vigili del fuoco dal 1984, è legata al sisma del Pollino, un evento che, per oltre due anni, sta e continua “psicologicamente” a far scricchiolare la tranquillità delle popolazioni. «Siamo presenti sui luoghi del sisma sin dalle prime ore del terremoto. Stiamo coordinando da allora, di concerto con il prefetto Raffaele Cannizzaro, gli interventi di messa in sicurezza delle aree a rischio, la delicata fase dei sopralluoghi agli edifici pericolanti e il recupero dei beni all’interno di tutte quelle abitazioni che, per questioni precauzionali o per inagibilità, sono state sgomberate».
I NUMERI – Dall’inizio dell’intensa attività sismica, gli interventi effettuati hanno raggiunto quota 2200 e continua il comandante dei pompieri «l’emergenza, purtroppo, per quelle popolazioni, non è ancora finita».
PREVENZIONE E SICUREZZA – «Non si può garantire sicurezza se non si lavora sulla prevenzione. Solo coniugando questi due aspetti si può lavorare bene. Si deve operare per il bene dei territori e per la salvaguardia dell’incolumità pubblica e questo lo si può e lo si deve fare, solo mettendo in cima alle priorità il consolidamento degli edifici, la manutenzione, la messa in sicurezza. Bisogna parlare di prevenzione ma non ricordarsene solo ad evento tragico avvenuto, ma prima. Bisogna divulgarla nelle scuole, nelle case. Parlare di prevenzione dopo un sisma, un’alluvione o qualunque altro evento, non ha senso, fa solo aumentare la consapevolezza di aver fallito».
IL RUOLO – I vigili del fuoco sono quelli che per primi si sporcano le mani. Non c’è intervento, piccolo o grande che sia, che non li veda protagonisti in prima linea: dai soccorsi a persona, alle alluvioni, dai terremoti alle mareggiate, dalla ricerca delle persone scomparse, ai salvataggi anche ad alta quota o in luoghi per molti inaccessibili. «Per 365 giorni – continua Gino Novello – lavoriamo fianco a fianco con l’emergenza. Il nostro servizio per la collettività è attivo h24. Anche per l’emergenza del sisma abbiamo raddoppiato i turni, “congelato” i riposi e altro».
LE DIFFICOLTA’ – Quelle, purtroppo, non mancano ma per Novello «anche quelle si affrontano con la stessa intensità con cui si gestisce un intervento. Abbiamo mezzi da comperare, mezzi da riparare e si cerca di fare i salti mortali per mettere le cose al loro posto, tenendo d’occhio anche i bilanci. Anche la “scure” della spending review s’è abbattuta su di noi, ma questo non è un limite per noi. Anzi. Colgo l’accasione per ringraziare pubblicamente quelle persone e quelle aziende, con le quali lavoriamo, che hanno la pazienza di aspettare i pagamenti per le rispettive prestazioni». La chiacchierata con il comandante Novello finisce con lo scambio degli auguri di buon lavoro. La macchina dei soccorsi è pronta per andare in missione. Si parte, sirene accese, per Mormanno. C’è un lavoro di sicurezza da proseguire, un’emergenza da continuare a gestire e tanto da raccontare, soprattutto, ai più piccoli. Gli alunni delle scuole, infatti, fremono per dare il benvenuto ai vigili del fuoco.