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Oltre 3 milioni spariti dalle casse comunali. Anni di ammanchi e false rendicontazioni: misure cautelari e sequestri

Calabria

Peculato e falso

Oltre 3 milioni spariti dalle casse comunali. Anni di ammanchi e false rendicontazioni: misure cautelari e sequestri

A Savelli 5 indagati per peculato e falso tra cui un ex assessore.: indagine partita Sequestrati beni, conti e immobili di lusso

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Savelli indagine

SAVELLI (KR) – Oltre tre milioni di euro sarebbero stati sottratti in poco più di quindici anni dalle casse comunali di Savelli, piccolo centro del Crotonese. È quanto emerge dall’inchiesta condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Crotone, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica diretta dal dott. Domenico Guarascio, che prosegue nel far luce sul maxi ammanco di denaro pubblico.

Cinque persone indagate tra ex amministratori

Nella giornata di oggi  è stata notificata la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di residenza a A.V., 74 anni, ex assessore comunale in carica tra il 2018 e il 2020. Contestualmente, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo e per equivalente su beni mobili e immobili riconducibili agli indagati: denaro, conti correnti e altre disponibilità patrimoniali.

Oltre all’ex amministratore, risultano coinvolte altre quattro persone – F.T. (47 anni), C.B.V. (73), B.L.G. (31) e C.A. (43) – che hanno ricoperto ruoli amministrativi in diversi periodi tra il 2018 e il marzo 2025. A loro carico le accuse, coordinate dalla Procura della Repubblica di Crotone guidata dal procuratore Domenico Guarascio, sono di peculato, falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale e concussione.

Il maxi ammanco dalle casse comunali 

Le indagini hanno preso avvio nel novembre 2023, dopo la denuncia del sindaco e del segretario comunale per un iniziale ammanco di circa un milione di euro. Gli approfondimenti successivi hanno portato a quantificare il danno complessivo in oltre 3 milioni di euro (3.024.091,00), sottratti tra agosto 2008 e dicembre 2023.

Gli investigatori hanno già disposto nel corso dell’anno diversi sequestri. L’11 febbraio 2025 due persone della provincia di Crotone – una residente a Rende – erano già state destinatarie di un sequestro preventivo, con il blocco di un immobile ritenuto provento dei reati di peculato, falso e autoriciclaggio. Il bene risultava intestato fittiziamente alla figlia di uno degli indagati.

Un primo provvedimento risaliva invece al maggio 2024, quando erano stati notificati avvisi di garanzia a tre coindagati, accusati di aver sottratto 2,83 milioni di euro tramite 320 mandati di pagamento falsificati. Le somme sarebbero state trasferite dai conti comunali verso quelli personali o di società riconducibili agli indagati e poi redistribuite tra familiari, nel tentativo di eludere i controlli bancari e fiscali.

Nel corso delle perquisizioni erano stati sequestrati documenti contabili, denaro contante (18.000 euro e 1.300 dollari), gioielli e orologi di lusso – tra cui Rolex, Baume & Mercier e Bulgari – per un valore stimato di 150.000 euro, oltre a immobili e terreni per circa 800.000 euro e veicoli di pregio (una Toyota Rav4, una BMW cabrio e una Ducati Monster).

Savelli

Nuovi riscontri e altri sequestri

Ulteriori verifiche nei comuni di Savelli, Pallagorio e Cirò Marina hanno permesso di individuare altri 305.000 euro di fondi pubblici distratti con le stesse modalità fraudolente.
Dall’analisi dei flussi finanziari e della contabilità sono emersi 105 nuovi mandati falsificati, a cui si aggiungono altri 116 pagamenti irregolari, per un totale di oltre 70.000 euro indebitamente percepiti. Una parte della somma – circa 50.000 euro – derivava dall’aumento illegittimo delle indennità di carica, passate da 152,43 a 400 euro mensili.

Anche in quest’ultima fase dell’inchiesta, il GIP del Tribunale di Crotone ha disposto sequestri per equivalente delle somme rintracciate sui conti correnti e sulle disponibilità patrimoniali degli indagati. Gli investigatori precisano che il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e che i provvedimenti adottati seguono agli interrogatori tenuti lo scorso 27 ottobre. L’attività d’indagine prosegue per ricostruire con precisione i flussi di denaro e individuare ogni ulteriore responsabilità legata al grave danno economico subito dal Comune di Savelli.

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