Area Urbana
“Difendiamo l’ospedale di Vaglio Lise”: l’appello a Presila, Savuto, Serre cosentine e Valle del Crati
Il Comitato No Scippo rivolge un “appello forte e chiaro a tutte le comunità e ai sindaci” per “lottare” contro il trasferimento ad Arcavacata del nuovo hub
COSENZA – Il Comitato No Scippo rivolge un “appello forte e chiaro a tutte le comunità e ai sindaci della Presila, del Savuto, delle Serre cosentine, della valle del Crati e dell’intero territorio: la difesa dell’ospedale HUB di Vaglio Lise non è una battaglia locale, ma riguarda il futuro della nostra sanità pubblica e della nostra terra. Da sempre queste aree vivono come un’unica comunità, unita da legami sociali, culturali ed economici profondi”.
“Si sottraggono servizi essenziali a territori fragili”
Oggi, scelte politiche sbagliate e non concertate rischiano di indebolire definitivamente questo equilibrio, sottraendo servizi essenziali proprio ai territori più fragili. In tutta Europa si contrasta lo spopolamento, investendo dove c’è più bisogno non togliendo presidi vitali. Per questa ragione, il trasferimento dell’HUB sulle colline di Arcavacata rappresenta un danno per l’intera rete provinciale: aumenterà i divari, indebolirà i servizi e non offrirà alcun vantaggio.
È inevitabile chiedersi perché a Cosenza non si voglia replicare ciò che è stato realizzato a Catanzaro, dove un Policlinico universitario integrato con un grande ospedale ha migliorato l’offerta assistenziale e ridotto l’emigrazione sanitaria. Perché non garantire anche al nostro territorio un modello che funziona e che sarebbe cruciale per la salute dei cittadini e lo sviluppo della sanità provinciale? Perché realizzare a Cosenza solo una cittadella della salute che avrebbe la valenza assistenziale di una guardia medica, con un semplice restyling dell’Annunziata, pur conoscendo le criticità che le guardie mediche hanno nel nostro territorio?
L’appello ai sindaci cosentini: “Facciamo fronte comune”
La situazione è sotto gli occhi di tutti: carenza di personale medico e paramedico, guardie mediche ridotte, servizio 118 in difficoltà, ospedali periferici in sofferenza, pronto soccorso di Cosenza al limite. Non è un problema di una città: è una situazione provinciale cronica. Per questo chiediamo a tutti i sindaci di unirsi in una posizione comune, forte e coraggiosa, a tutela dei propri cittadini. È il momento di alzare la voce, di opporsi allo smantellamento dei servizi, di difendere insieme il diritto alla cura.
“Cosenza deve assumere un ruolo motore”
Chiediamo anche che il capoluogo di provincia, Cosenza, assuma un ruolo motore nel coordinare iniziative incisive e condivise tra tutti i comuni: solo unendo le forze possiamo affrontare questa sfida. Il nostro appello è rivolto a tutti: amministratori, associazioni, comitati, lavoratori della sanità, cittadini. È il momento di costruire una grande mobilitazione provinciale, perché la sanità non è un privilegio: è un diritto fondamentale.
Il Comitato NO SCIPPO difende l’ospedale, ma soprattutto difende la dignità di un territorio che non vuole rassegnarsi. Non vogliamo che Cosenza diventi l’unica città capoluogo di provincia a non avere un ospedale. Chi tace o rimane fermo oggi si assume la responsabilità di un domani più povero e ingiusto. Noi scegliamo di reagire. E vi chiediamo di farlo assieme a noi.



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