RENDE – «Domenica mattina intorno alle 11.30, a Quattromiglia di Rende, nei cortili della centrale Via Leonardo da Vinci qualcuno avrebbe sparato dalla finestra di un’abitazione mentre erano presenti delle persone nella parte inferiore dell’edificio, feriti e uccisi diversi animali. Persone si sono chiuse in casa, altre in strada hanno chiamato le forze dell’ordine, intervenuti i Carabinieri». È quanto denuncia in una nota l’Unione rendese per la tutela dell’ambiente che ha raccolto le segnalazioni e le preoccupazioni dei cittadini per quello che viene definito un «fatto gravissimo che non sarebbe nemmeno isolato. Sembra infatti che non sia la prima volta che questa persona spara dalle finestre e dai balconi di un’abitazione creando panico tra gli abitanti. Anzi – prosegue il comitato rendese – questo comportamento inconsulto si protrarrebbe addirittura da anni».
«Uccisi centinaia di animali, tra cui specie selvatiche e protette di uccelli e i proiettili avrebbero, in alcune occasioni in verifica, sfiorato delle persone. I residenti dicono basta, anni di denunce non hanno ancora portato conseguenze legali all’autore del gesto e soprattutto al ritiro del porto d’armi e al sequestro delle stesse da parte delle autorità, inspiegabilmente».
«Come è possibile che questa situazione si sia protratta fino a questo punto senza un argine da parte delle autorità? Come si può tollerare che qualcuno per anni spari da un appartamento di un palazzo nel pieno di un centro abitato? E cosa aspettano per intervenire che qualcuno si faccia male gravemente? Infine non si può non chiedersi, la solerzia per “la tutela dell’incolumità e la sicurezza dei cittadini” con cui il Comune di Rende ha motivato per anni decine di abbattimenti di alberi di Quattromiglia dov’è quando si deve intervenire per una persona che sembra spari da un’ abitazione da anni? Il sindaco di Rende nelle persone dei Commissari e le forze dell’ordine – conclude il comitato – diano spiegazioni sull’incomprensibile perdurare di questa situazione pericolosissima per l’incolumità e la sicurezza dei cittadini e che alla risoluzione della stessa venga data priorità assoluta».
