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Fondi PNRR, miliardi di euro: ecco come “non” sono stati ancora spesi nella provincia di Cosenza

PNRR Calabria

COSENZA – La Calabria beneficia di oltre 11 miliardi di euro di fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Per ora ne è stato speso solo il 22%. I progetti finanziati nell’intera Regione sono 13.046 (dati Open PNRR): 5.110 nella provincia di Cosenza; 1.133 in quella di Crotone; 2.617 nel Catanzarese; 1.148 in provincia di Vibo Valentia e 3.023 nel Reggino.

Preoccupano alcuni settori che viaggiano a rilento, rischiando di perdere un’occasione irripetibile per pareggiare i ritardi rispetto ai servizi offerti nel resto d’Italia. Basti pensare allo 0% dei pagamenti che viene registrato per il sostegno alle famiglie vulnerabili, la prevenzione dell’ospedalizzazione, i percorsi di autonomia di anziani non autosufficienti e persone con disabilità, attività mai partite che avrebbero dovuto coinvolgere circa 50 comuni cosentini con oltre 3 milioni di euro da incassare.

Fondi PNRR nella provincia di Cosenza

Nella provincia di Cosenza si prevede di investire 4,1 miliardi di euro di risorse PNRR. La maggior parte dedicati alla giustizia, alla digitalizzazione (385 milioni di euro – 1.412 progetti), al supporto alle imprese (252 milioni di euro – 933 progetti), alla transizione ecologica (408 milioni di euro – 157 progetti), alla salute (131 milioni di euro –  163 progetti), alle infrastrutture (341 milioni di euro – 839 progetti), alla formazione e alla ricerca (577 milioni di euro).

Al momento i pagamenti ricevuti sul territorio provinciale sono meno della metà dei finanziamenti: il 39%. Migliore la situazione della spendita dei finanziamenti dei progetti localizzati nella città di Cosenza che attualmente è al 54% su 2,5 miliardi di euro, spalmati su 426 progetti. Dati in linea con le altre province calabresi, come Crotone che su 2.4 miliardi di euro per 379 progetti ha ricevuto il saldo del 55% delle risorse complessive.

PNRR nella città di Cosenza

I 426 progetti previsti dal PNRR sul territorio della città di Cosenza valgono 2,5 miliardi di euro. La fetta maggiore è stanziata per il settore giustizia, ma il numero più alto di attività riguarda il supporto alle imprese e al lavoro: 137 progetti per un totale di 27 milioni di euro. Tra i settori maggiormente finanziati: salute con 34 milioni di euro; transizione ecologica 47 milioni di euro; 66 milioni di euro per scuola, università e ricerca. Tra i progetti nei quali il Comune di Cosenza è soggetto attuatore c’è la costruzione di un nuovo asilo nido in via Saverio Albo dal valore di 2 milioni e 382mila euro. Dei fondi PNRR dedicati alla struttura (1,2 milioni di euro) è stato ricevuto il 71% dei pagamenti.

I soldi del PNRR e il Comune di Cosenza

Per alcuni progetti finanziati dal PNRR il Comune di Cosenza è soggetto attuatore. In media, è stato investito il 37% di quanto stanziato per la città dei bruzi. L’iniziativa più remunerativa tra questi investimenti è la realizzazione del palasport dello squash Viale Giacomo Mancini. Costerà 4 milioni di euro e il 27% (oltre 1 milione di euro) è stato già pagato e rientra tra i 15 milioni di euro stanziati per l’inclusione sociale, insieme ai 2,5 milioni di euro spesi al 36% per una palestra polivalente alla Città dei Ragazzi di via Panebianco.

Per la riqualificazione dell’Ultimo Lotto di via Popilia è stato utilizzato l’86% del milione di euro disponibile, mentre per San Vito Basso è stato speso solo il 33% di 1 milione e 700mila euro e per San Vito Alto il 39% dei 2,2 milioni messi in campo. Lo 0% dei pagamenti, quindi la mancata spendita delle risorse, si registra per i 2 milioni di euro destinati alla transizione ecologica: 1 milione di euro per “fornitura isole ecologiche informatizzate e cassonetti intelligenti” e 1 milione di euro per la “meccanizzazione della rete di raccolta differenziata e attrezzature intelligenti con sistemi innovativi di tracciabilità”.

Dei 715.000 euro destinati a creare percorsi di autonomia per persone con disabilità, invece è stato speso solo il 2%. Opportunità mancata per la digitalizzazione alla quale è destinato 1 milione di euro per progetti, mai partiti, che vedono come soggetto attuatore il Comune di Cosenza. Si tratta nel dettaglio di: 419.000 euro per “migrazione al cloud dei servizi digitali dell’amministrazione comunale”; 328.000 euro per “miglioramento del sito comunale e dei servizi digitali per il cittadino”; 163.000 euro per implementare la “Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND)”; 60.000 euro per le notifiche digitali delle violazioni al codice della strada.

I soldi del PNRR e il Comune di Castrolibero

Sono 16 milioni di euro le risorse che verranno spese nel territorio di Castrolibero, spalmati su 68 interventi. Il Comune guidato da Orlandino Greco è soggetto attuatore di almeno 8 progetti PNRR per 3 milioni di euro. Attività rivolte a digitalizzazione (350.000 euro), scuola, università e ricerca (2 milioni e 700mila euro). I pagamenti, in media, sono fermi al 15%.

Sono 4 gli interventi portati a termine, per un totale di circa 70mila euro. Realizzati allo 0% i lavori per 800mila euro destinati alla realizzazione di una nuova mensa scolastica (527.000 euro); al potenziamento dei servizi digitali ai cittadini (155.00 euro) e alla migrazione al cloud di 14 servizi comunali (122.000 euro). Il saldo per la costruzione dell’asilo nido di via dell’Unità, dal valore di 2 milioni e 100mila euro, è attualmente al 17% (dati Open PNRR aggiornati al 1° novembre 2025).

I soldi del PNRR e il Comune di Rende

Nella città (al di sopra dei 15mila abitanti) più ricca della Calabria, il PNRR ha investito 311 milioni di euro per realizzare 507 progetti. Dei fondi disponibili ne è stato usato ad oggi meno della metà, circa un terzo. Sul territorio tutte le risorse fornite all’Università della Calabria (21 milioni di euro) per sostenere gli studenti attraverso le borse di studio sono state spese al 100%.

I 22 progetti per i quali il Comune di Rende funge da soggetto attuatore valgono 15 milioni di euro, di cui 11 milioni di euro destinati all’inclusione sociale e 3 milioni di euro per l’istruzione. I pagamenti, in media, sono al 38%. A buon punto sono le attività di ristrutturazione di immobili comunali per attività didattiche, educative, culturali e sociali (il 91% di 700mila euro); il recupero e la rifunzionalizzazione di Palazzo Bucarelli nel centro storico (l’88% di 685mila euro); la realizzazione di percorsi ciclopledonali tra Roges e Quattromiglia (l’85% di 507mila euro).

Solo ¼ dei 4 milioni e 200.000 euro per il polifunzionale di torball – goalball – blind tennis di contrada Marchesino è stato invece saldato. Al palo, con lo 0% di stato di avanzamento, le attività per abbattere le barriere architettoniche al Museo del Presente (appalto da 400mila euro), nonché oltre 500.000 euro di iniziative rivolte alla digitalizzazione dei servizi comunali. Insomma le risorse ci sono, ma serve buona volontà per metterle in campo.

 

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