Tirreno
Porto turistico di Scalea, Italia Nostra rinnova il no: «Danni a Torre Talao e alla costa»
Italia Nostra ricorda la lunga battaglia giudiziaria che “riuscì a bloccare un’opera che sarebbe stata altamente distruttiva per il paesaggio a causa dell’enorme impatto ambientale”
SCALEA (CS) – A Scalea torna a far discutere il progetto del porto turistico. Un dibattito che da anni ormai divide la politica e l’opinione pubblica e che negli ultimi tempi è tornato a palesarsi dopo la volontà dell’amministrazione guidata da Mario Russo di riprendere in mano il progetto.
A scendere in campo fin da subito è Italia Nostra che rinnova la propria contrarietà al porto turistico di Scalea spiegando in una nota quali sono le motivazioni. “Italia Nostra fu protagonista insieme ad altri soggetti come il Comitato Scalea 2020 della battaglia contro questo intervento e lo sarà ancora se si vorrà riproporre questa opera. Ad ogni buon conto vogliamo ricordare la sentenza del Consiglio di Stato del 14 luglio 2014 che mise la parola fine al progetto del porto turistico di Scalea”.
“Italia Nostra -continua la nota – attraverso una lunga battaglia giudiziaria riuscì a bloccare un’opera che sarebbe stata altamente distruttiva per il paesaggio a causa dell’enorme impatto ambientale che essa comportava sia sull’erosione costiera che sull’intero paesaggio, dovendo sorgere intorno al sito archeologico e storico di Torre Talao a Scalea e prevedendo anche la deviazione di due corsi d’acqua. La sentenza definitiva ha allontanato per sempre lo spettro di un nuovo ecomostro per i modi in cui era stato concepito il nuovo porto”.
“In particolare la sentenza aveva sottolineato – conclude Italia Nostra – che le valutazioni di tipo economico non potevano certo giustificare un abbattimento dei valori ambientali nel contesto dei quali si inseriva l’opera, valori che non potevano essere sacrificati”.
Porto turistico di Scalea, il dibattito si riapre
Un tema aperto dunque, e verso il quale il territorio è molto sensibile. Da un lato l’amministrazione punta a valorizzare e pontenziare lo sviluppo costiero, dall’altro gli ambientalisti sono assolutamente contrari perchè l’opera metterebbe a rischio tutto il patrimonio cittadino, quello naturale e culturale. Con queste prime osservazioni di Italia Nostra il dibattito che era rimasto sopito per molti anni si è ufficialmente riaccesso e di sicuro si alimenterà ancora di più nelle prossime settimane.

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