Continua la lotta sulla precaria situazione dell’organizzazione del 118 nella zona dell’alto Tirreno cosentino e sulla mancata attivazione della convenzione alla Misericordia di Diamante.
DIAMANTE (CS) – Si continua a perdere tempo con botta e risposta e a pagarne le spese sono, come sempre i cittadini che non hanno garantito il diritto all’emergenza urgenza. Secondo l’Asp, nella persona del direttore generale Mauro, le lacune vengono colmate da altre associazioni ma per l’alto tirreno cosentino, si allarga il rischio per la popolazione relativo ai soccorsi. Domenico Oliva, responsabile della Misericordia di Diamante è stato intervistato ai microfoni di Rlb nel corso della trasmissione Informattiva
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L’ASP di Cosenza ribadisce che non ci sono i presupposti per il rinnovo della postazione 118 di Diamante basando tale circostanza sulla rinuncia da parte dell’Ordine di Malta precedente gestore della postazione…
“Ancora una volta l’ASP e il suo direttore generale Mauro pescano nel torbido – spiega Oliva – cercando di mescolare le carte per creare una confusione che serva ad occultare il loro vero proposito cioè quello di tenere la Misericordia di Diamante al di fuori del sistema 118 provinciale. Mi spiego meglio: l’ASP parla dell’Ordine di Malta che non ha ritenuto proseguire la convenzione, questo è vero e Mauro conosce benissimo i motivi e le cause imputabili esclusivamente all’ASP; tuttavia il soggetto che sta interloquendo in questi mesi, anche attraverso i canali ufficiali, con l’ASP non è l’Ordine di Malta bensì la Misericordia di Diamante pertanto soggetto giuridico ben diverso e distinto rispetto al primo ma anche questo Mauro lo sa benissimo ma a lui fa comodo ingenerare questa confusione facendo finta di non saperlo o di essere falsamente confuso e disorientato”.
Quindi è la Misericordia di Diamante che ha chiesto di riattivare la postazione 118 di Diamante come affidataria del servizio e della convenzione?
“Certamente – afferma Domenico Oliva – sin dallo scadere della convenzione dello scorso novembre la Misericordia ha inviato delle raccomandate all’attenzione del direttore generale avanzando la propria disponibilità nella gestione della postazione 118 di Diamante; ciò in quanto la Misericordia non è nuova a tale tipo di servizio prestando servizio nel 118 già a partire dal 2005; a tali richieste non è seguita alcuna risposta da parte della direzione generale nonostante si sapesse quali fossero le conseguenze negative del venir meno della postazione di Diamante e i ritardi dei soccorsi, avvenuti anche in casi gravi, lo confermano”.
L’onorevole Nesci del M5S è intervenuta sulla vicenda ma l’ASP le ha inviato la comunicazione di rinuncia da parte dell’Ordine di Malta quasi a giustificare la mancata riattivazione della postazione 118 di Diamante.
“L’onorevole Nesci, pur non conoscendola affatto, mi sembra abbia rappresentato in modo pieno quelle che sono le esigenze del territorio soprattutto in merito ad un servizio vitale ed importante quale quello dell’emergenza-urgenza 118 su una porzione di territorio in cui i tempi di arrivo delle ambulanze possono arrivare anche ai 40/50 minuti; è chiaro che il direttore Mauro si sta arrampicando sugli specchi cercando in ogni modo possibile di giustificare, agli occhi dell’opinione pubblica e anche del politico Nesci, il suo assurdo atteggiamento; a riprova di quanto sto dicendo il fatto che in un precedente comunicato rassicurava la Nesci parlando del servizio garantito dalla postazione di Belvedere e di Scalea ma in realtà non dicendo nulla perché entrambe esistenti anche durante il servizio della postazione di Diamante; ora nel nuovo comunicato Mauro cambia rotta parlando di una rinuncia da parte dell’Ordine di Malta; chiaramente tutte motivazioni pretestuose, raccattate a destra e a manca, che tentano di trarre in inganno l’on. Nesci e tutte dirette a distogliere l’attenzione dal duplice problema: i ritardi nei soccorsi e l’intenzione chiara di estromettere la Congregazione di Misericordia di Diamante dal sistema 118”.
Nell’ultimo comunicato l’ASP ironizza sulle sue molteplici vesti di membro dell’Ordine di Malta, del Tribunale del malato e della Misericordia; cosa pensa di queste affermazioni sarcastiche?
“Aggiungerei di più, nel comunicato dell’ASP – spiega Oliva – si fa riferimento anche alla convenzione, precedentemente stipulata dall’Ordine di Malta per la postazione 118 di Diamante, e ad un mio presunto silenzio su di essa; anche questa è una evidente falsità che Mauro cerca di strumentalizzare dolosamente per dare una parvenza istituzionale, inutilmente, al suo atteggiamento; infatti tengo a precisare che l’Ordine di Malta non ha ritenuto rinnovare la convenzione per la continua violazione, da parte dell’ASP e in specifico della centrale operativa 118, delle condizioni contrattuali previste; questo Mauro lo sa bene ed io conservo ancora le mail inviate alla sua attenzione, nella sua qualità di direttore generale, in cui gli si chiede di intervenire per ripristinare il rispetto di quelle condizioni contrattuali poste dalla stessa ASP a tutela del territorio del comprensorio di Diamante per permettere alle ambulanze di giungere con tempestività abbattendo i tempi di arrivo delle stesse. Mauro ancora una volta è chiaramente in mala fede e ancora una volta rafforza i dubbi e le perplessità sulle vere motivazioni poste a base del suo atteggiamento. Riguardo alla sua ironia sulle mie varie vesti rispondo semplicemente che se lui facesse il suo dovere di direttore generale e riuscisse nei suoi obiettivi, cosa della quale dubito visti i risultati, probabilmente non ci sarebbe bisogno dei numerosi interventi del Tribunale del Malato, che io rappresento, né nel settore del 118 né riguardo ad altre carenze e lacune; basti pensare, giusto per citarne una a caso, al consultorio familiare di Diamante posto al primo piano di una struttura dove insistono barriere architettoniche insormontabili. D’altro canto, alla luce anche di quanto appare sui mezzi di stampa sulla gestione dell’azienda sanitaria di Cosenza da parte sua, penso che Mauro sia la persona meno indicata a fare ironia e sarcasmo tanto più che lo fa relativamente ad argomenti vitali per la salute pubblica. Concluderei, pertanto, col dire che Mauro anziché fare ironia è giusto e doveroso pensi alla incolumità della collettività garantendo l’arrivo delle ambulanze negli 8 minuti in ambito urbano e nei 20 in ambito extraurbano così come previsto dalla legge; d’altra parte l’ASP di Cosenza dal 2005 in poi ha sempre posto tale esigenza alla base del rapporto con chi ha gestito la postazione 118 di Diamante, tra i quali la stessa Misericordia, appunto perché Diamante è posto in un punto strategico per la copertura del territorio di numerosi comuni”.
