L’appello e i consigli dei vigili del fuoco alla prudenza rivolto ai numerosi cercatori di funghi che, tra fine estate e l’inizio dell’autunno, si avventurano sui sentieri montani e nei boschi a volte con conseguenze tragiche
.
COSENZA – Tanti, troppi gli incidenti che puntualmente si verificano tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno quando migliaia di appassionati prendono d’assalto le nostre montagne, avventurandosi all’interno di boschi e sentieri alla ricerca di funghi. Una settimana fa un cercatore è morto nei pressi di Lungro colto da malore, mentre solo ieri l’ultimo dei tanti salvataggi. Un anziano di 68 anni di Pietrafitta si era perso in Sila nella zona di Barrichella, vicino Lorica in Sila ed è stato ritrovato dopo alcune ore dagli uomini della Forestale, vigili del fuoco e Soccorso Alpino e Speleologico Calabria.
È troppa l’imprudenza di chi si avventura tra le montagne, spesso senza l’equipaggiamento necessario, finendo per incorrere in spiacevoli incidenti che, nel caso degli appassionati di funghi, sono spesso complessi. Un appello alla prudenza e alla sicurezza arriva dai vigili del fuoco che ricordano come in questo periodo sono molti gli appassionati che si avventurano nei boschi, incorrendo a volte in spiacevoli episodi (malori, incidenti, perdita di orientamento) che portano, nelle migliori ipotesi, tanta preoccupazione nei familiari a casa e ad una mobilitazione collettiva di soccorritori, tra cui proprio Vigili del Fuoco.
Precauzione, attrezzature e posizione GPS
La precauzione ottimale è quella di evitare di inoltrarsi nel bosco da soli: la presenza di qualcuno è già una forte garanzia di primo soccorso. Sarebbe opportuno anche portarsi un GPS, cioè uno strumento che è capace di restituire la posizione in qualsiasi momento (possibilmente con qualche batteria di scorta!). E’ semplice “marcare” il punto (waypoint) della posizione dell’auto che, in caso di necessità, servirà per ritornare con una semplice funzione del GPS. Se non si possiede un GPS? Il concetto essenziale è comunicare a qualcuno i propri spostamenti prima di inoltrarsi nel bosco e, se possibile, anche quando ci si trova nel bel mezzo! La posizione si può comunicare anche tramite uno smartphone: abilitando la funzione GPS del telefono basterà mandare uno screenshot (foto dello schermo) a qualche amico/parente con la posizione ottenuta dalla funzione bussola. Alcune applicazioni di messaggistica (ad esempio whatsapp) possono condividere la posizione in automatico.
L’uso delle applicazioni ad “emulazione” di un vero e proprio GPS ha sicuramente un lato positivo ma di fatto ne ha uno estremamente negativo: la batteria dello smartphone, quando è abilitata la funzione GPS, ha una durata molto bassa. Si rischia quindi di inoltrarsi nel bosco e dopo poco ritrovarsi col telefono (inutilizzabile) spento. Consultare, prima della partenza, i bollettini meteorologici è una buona abitudine: nei boschi la natura prende il sopravvento. Una natura che sembra pericolosa è invece solo sottovalutata (da esperti e non). Se si perde l’orientamento non esitare a contattare i soccorsi chiamando il 112 o il 115!
https://www.quicosenza.it/news/calabria/110429-raccolta-selvaggia-di-funghi-in-calabria-e-allarme-regole-e-consigli-del-corpo-forestale-audio