La storia del cane Angelo, morto di sevizie a Sangineto, diventa un film (VIDEO)
“Angelo, vita di un cane di strada”, del giovane regista Andrea Dalfino, è il cortometraggio patrocinato della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, che racconta la triste storia del randagio seviziato e ucciso in provincia di Cosenza con protagonista il cane Lapo
SANGINETO (CS) – La triste storia del cane Angelo ha commosso e fatto riflettere tutta Italia quando nel 2016 il randagio dal pelo bianco venne seviziato e poi ucciso nelle campagne di Sangineto. Il cane era il beniamino di una comunità di anziani di una casa di riposo e venne barbaramente ucciso da quattro ragazzi del posto. Successivamente i quattro giovani vennero rintracciati dai carabinieri dopo aver pubblicato su Internet le trucide sevizie al cane che fu anche impiccato. Finirono di fronte al Tribunale di Paola, il quale, nel corso del 2017, formulò la condanna a 16 mesi di reclusione, ovvero il massimo della pena, come previsto per via della riduzione relativa alla scelta del rito abbreviato. Il giudice decise per i quattro la sospensione della pena sospesa, subordinata all’esecuzione di sei mesi di lavori di pubblica utilità presso associazioni a tutela degli animali. Inoltre tutti e quattro gli imputati sono stati condannati al pagamento di 2.000 euro di risarcimento danni per ciascuna parte civile costituita.
La sua storia fece in breve tempo il giro di tutte le televisioni. Si mobilitarono la società civile di Sangineto, il personale della casa di riposo, le istituzioni e decine di associazioni animaliste che protestarono in corteo per le vie del paese. Con loro ha seguito la vicenda anche Andrea Dalfino, regista esperto di pellicole cinematografiche e cortometraggi, che proprio in onore del cane “angelo”, volato in cielo, ha realizzato il film cortometraggio dal titolo “ Angelo, vita di un cane di strada“. Questo film è la definizione perfetta di un progetto venuto dal cuore. Alla base di tutto c’è la passione per la causa, per gli animali e per il filmmaking“. Dalfino ha potuto godere dei finanziamenti da parte delle associazioni animaliste per la sua idea ed del patrocinio da parte della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, alla quale verranno versati tutti gli incassi raccolti dal cortometraggio.
Angelo, vita di un cane di strada il film
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“Ma ciò che mi ha spinto a scrivere, cercare finanziamenti e partner e infine dirigere la storia di Angelo è stata la volontà di combattere un tremendo senso di impotenza e di rabbia che la vicenda aveva suscitato in me. Un modo, insomma, per esorcizzare il dolore attraverso il ricordo e il cinema“. Quella di Dalfino è la stessa sensazione di malcontento e di ribellione che si prova quando atti così efferati vengono compiuti contro animali inermi. Il cane Lapo è il protagonista della pellicola, proprio un ex-randagio come Angelo ed a lui molto somigliante, che è stato trovato, guarda caso, in un canile dell’Italia meridionale. Dopo la sua ottima interpretazione, Lapo è stato adottato proprio dal regista Andrea Dalfino ed in vari cinema d’Italia, nelle prossime settimane, si potrà ammirare questo film: “Angelo, vita di un cane di strada”.