Il business delle Tac negli ambulatori privati della sibaritide
L’ANMI di Potestio è l’unica struttura in cui si può prenotare telefonicamente o agli sportelli
CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Gli affari della sanità privata favoriti dai disservizi pubblici. L’ennesimo paradosso dell’Asp di Cosenza emerge dalle prenotazioni di Tac nello spoke di Corigliano Rossano. Presentandosi fisicamente oppure contattando telefonicamente le postazioni di prenotazione dei due ospedali di Corigliano e Rossano non è possibile prenotare nei due presidi sanitari della sibaritide. Così come non lo è rivolgendosi al Centro Unico di Prenotazione dell’Asp di Cosenza. Si può ottenere un appuntamento solo recandosi nei rispettivi reparti di Radiologia dove vengono stilate delle liste spesso scritte su fogli di carta e a volte, a discrezione dell’impiegato, su un foglio stampato da computer. L’alternativa per il paziente impossibilitato a raggiungere il reparto di Radiologia di Corigliano o Rossano per prenotare, viene proposta dagli stessi operatori come la soluzione più rapida.
Impiegati che pur non potendo prenotare una Tac nei due ospedali pubblici, perché i sistemi informatici non sono collegati ai reparti di Radiologia, possono però agevolmente ed in tempo reale farlo per l’ambulatorio privato dell’ANMI srl. Una struttura convenzionata di proprietà del noto ‘amico’ del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto suo ex braccio destro in Comune e coindagato per bancarotta fraudolenta nella vicenda Ofin srl. Una società fallita nel 2014 di cui è stato amministratore legale insieme alla sorella del primo cittadino della città dei bruzi, Annunziata Occhiuto. I tre in concorso, secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza, avrebbero distratto oltre 3 milioni di euro. Si tratta di Carmine Potestio che insieme a Michele Di Tommaso ha acquisito l’azienda nella quale si riversa la quasi totalità dell’utenza della sibaritide che necessita di esami diagnostici radiologici.
Carmine è fratello di Mario Potestio assolto in Cassazione dall’accusa di aver favorito la latitanza del boss cosentino Ettore Lanzino dopo gli arresti scattati con l’operazione Vulpes. Nel gennaio del 2015 ha inaugurato la nuova sede dell’ANMI a Rossano acquisendo la convenzione dello studio Radiologia Medica Perri e Bilotta e la sua vecchia partita IVA. L’azienda ha ad oggi un capitale sociale di 10mila euro (fino al 2016 era di 600mila euro), 14 dipendenti ed un’altra struttura inaugurata nel 2017 in cui si eseguono esami diagnostici a Corigliano. Costituita nel 1992 a Rende dal dottor Francesco D’Agostino, ex primario del Reparto di Radiologia Interventistica dell’Ospedale di Cosenza la società fu in seguito intestata ai suoi congiunti per evitare conflitti di interesse che la legge all’epoca vietava.
Chiusa nel 2005 venne riaperta nel 2014 dai dottori Giovanni Perri, Maria Carmela e Marco Bilotta mantenendo la sede legale a Cosenza. ANMI srl con l’arrivo di Potestio e Di Tommaso ha poi conquistato la leadership nella diagnostica per immagini dell’intera sibaritide dove solo la città di Corigliano Rossano conta un bacino di ben 88mila abitanti. L’Asp di Cosenza rassicura che quest’anomalia che da cinque anni (secondo quanto affermano gli ‘addetti ai lavori’) non consente di prenotare Tac per i due ospedali della sibaritide, ma solo per il centro diagnostico di Potestio, sarà risolta a breve grazie ad un protocollo sulle liste d’attesa siglato con il commissario per il piano di rientro dal debito sanitario Saverio Cotticelli. Nel frattempo la Guardia di Finanza nei giorni scorsi ha fatto irruzione nella direzione sanitaria dell’Ospedale di Corigliano per controllarne la documentazione, mentre negli uffici dell’ANMI continuano a riversarsi, quasi in automatico, tutte le prenotazioni Tac della sibaritide.
https://www.quicosenza.it/news/italia/316273-radiologia-reparti-non-bilanciati-tra-corigliano-e-rossano