Sempre ubriaco avrebbe picchiato e maltrattato la compagna per gelosia. Una vicenda gravissima. I Carabinieri lo hanno arrestato e portato in carcere
CORIGLIANO ROSSANO (CS) – I Carabinieri di Corigliano hanno eseguito nei confronti di un romeno di 50 anni la misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Castrovillari, su richiesta della locale Procura per i reati di maltrattamenti familiari e lesioni aggravate. I fatti, di una gravità inaudita, iniziano nei primi mesi del 2018 quando la compagna dell’uomo decide di andare a convivere con lui per portare avanti la loro storia.
Da subito l’uomo però si sarebbe mostrato molto violento anche a causa dell’assunzione di alcolici di ogni tipo e in maniera smodata. Ha iniziato con frasi ingiuriose e minacciose, per poi passare alle mani. La donna infatti è stata picchiata per futili motivi o semplicemente per la sua cieca gelosia. Episodi che si sarebbero ripetuti nel tempo ed anche il giorno del compleanno della donna le riservava un trattamento terribile, colpendola con uno schiaffo ad un occhio e provocandole un vistoso ematoma. In un’altra occasione il 50enne l’avrebbe colpita un calcio sulla bocca, rompendole dei denti.
Ma uno degli episodi più inquietanti – come afferma lo stesso GIP – si è verificato l’ultimo giorno dell’anno, quando la donna ha chiesto al compagno di passare la sera di San Silvestro come fanno tutti e cioè in compagnia, invitando degli amici, connazionali presso la loro abitazione. Per tutta risposta l’uomo ha iniziato ad insultarla accusandola di volerlo tradire in casa sua e per questo motivo l’ha presa di forza e l’ha richiusa nel pollaio dell’abitazione, facendole trascorrere tutta la sera all’interno.
La donna, dopo un calvario durato quasi due anni ha deciso di denunciarlo dopo l’ennesimo litigio per futili motivi quando il romeno si sarebbe accanito ancora una volta contro di lei, colpendola con schiaffi e pugni, ma non contento, una volta a terra, le avrebbe sferrato dei calci sullo sterno con delle scarpe antinfortunistica, aventi la punta in ferro, che indossava in quel momento, lasciandola sanguinante a terra. Chiamati i soccorsi e portata in ospedale, la vittima è stata ricoverata d’urgenza con lesioni su tutto il corpo ed una contusione polmonare.
Sulla base dei fatti descritti e del grave impianto accusatorio, fondato non solo sulle denunce della donna, ma anche sugli oggettivi riscontri documentali e sulla refertazione medica, l’Autorità giudiziaria ha applicato al 50enne la misura cautelare detentiva carceraria, ritenuta l’unica adeguata, poiché misure più graduate, che consentono la libertà di movimento dell’indagato e dunque non appaiono idonee ad fermare l’elevata pericolosità e l’assoluta mancanza di autocontrollo.