A Ferramonti la Giornata della Memoria. Padovano: “Barbarie che ancora continuano”
Le parole del prefetto di Cosenza nell'ex campo di concentramento per la consueta cerimonia carica di significato soprattutto in questo particolare momento storico
Non può esserci, in Calabria, location migliore del campo di concentramento di Ferramonti per la Giornata della Memoria. Un luogo dove la celebrazione si incrocia con la memoria e la sofferenza.
“Avere la possibilità – ha detto il Prefetto di Cosenza, Rosa Maria Padovano – di celebrare questa giornata, che deve rimanere viva nel ricordo di tutti, in un contesto che ha vissuto direttamente la tragedia, anche in termini di esistenza di un campo, è un valore aggiunto. Oltretutto ho appreso con grande piacere il fatto che questo sito rappresenta anche un caso particolare poiché nei tempi bui non è stato solo un momento di internamento, ma anche di capacità organizzativa e di massima espressione di solidarietà tant’è che è stato l’ultimo campo di concentramento ad essere chiuso proprio perché la gente ha trovato all’interno e nel contesto immediatamente prossimo la possibilità di una vita vivibile. Cosa che, in quel periodo, era sicuramente un fatto assolutamente eccezionale”.
Una cerimonia, alla quale hanno preso parte, come sempre, istituzioni civili, militari e religiose, che riveste un particolare significato in questo momento storico.
“Bisogna sottolineare – ha ribadito il Prefetto – e fare in modo che non si perda la memoria della tragedia del passato. Bisogna farne tesoro ad evitare che si continui con le barbarie che purtroppo continuano ancora ad infervorare il panorama internazionale. La speranza è risvegliare le menti e le coscienze, anche con questo tipo di celebrazioni, che possano dare un contributo ad un rinsavimento generale”.