A Laino Borgo il Santuario delle Cappelle: la piccola Gerusalemme, oasi di spiritualità
C'è un luogo ancora poco conosciuto nella provincia di Cosenza che viene chiamato la "Gerusalemme calabrese", a pochi chilometri dal centro storico del paese
LAINO BORGO (CS) – Il suo nome è legato alla presenza di 16 piccole cappelle costruite a partire dal 1557; il Santuario delle Cappelle, detto anche la Gerusalemme di Laino Borgo, si trova a 2 chilometri dal centro storico del paese ed è un complesso monumentale, unico nel Mezzogiorno, ancora poco conosciuto, che per le sue caratteristiche storiche, architettoniche e culturali merita di essere valorizzato.
Il santuario è stato costruito nel 1557 da Domenico Longo, devoto lainese, al quale sarebbero apparsi in sogno luoghi di Gerusalemme. Decise di partire per la Palestina e quando ritornò in paese portò con se alcuni disegni che riproducevano fedelmente, sul modello della cappella fatta edificare da Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, il Santuario, che fu chiamato della Madonna dello Spasimo o delle Cappelle, proprio perché originariamente vi furono costruite delle piccole cappelle, visitabili da una persona per volta. Per entrare in alcune di queste, bisogna abbassarsi fino a terra. Nel piazzale c’è anche una fontana in pietra lavorata realizzata nel 1890, durante i lavori di ampliamento e restauro. Un luogo fiabesco capace di incantare chi lo visita.
“Piccola Gerusalemme del Sud”
Il santuario di Laino Borgo ha un legame speciale con la Terra Santa. Oggi la “Gerusalemme del Sud” è diventata meta di pellegrini e di visitatori in quanto rappresenta un’oasi di spiritualità che consente di vivere, in qualche modo, il clima della Città Santa.
Le cappelle sono raggruppate per aree: Il Calvario, il monte degli ulivi, la valle di Giosafat con i luoghi principali della vita ma soprattutto della passione e della morte del Signore. Chi visita il santuario delle cappelle vi trova la riproduzione della pietra dell’unzione, del Santo Sepolcro e ancora il Domins flevit di Gerusalemme, l’Ascensione, Il Cenacolo, e dunque le tombe di Maria e di Giuseppe.
Significativa l’iscrizione sulla portella di ingresso della riproduzione del Santo Sepolcro: “e il suo Sepolcro sarà glorioso. Questo a somiglianza del sepolcro di Gerusalemme è stato eretto a cura di Domenico Longo. 20 febbraio 1556 – 18 febbraio 1557”.
Il complesso
E’ caratterizzato da un’architettura suggestiva, con cappelle dedicate a diverse scene della vita di Gesù, tra cui la Natività, la Passione e la Resurrezione. Ogni cappella è decorata con affreschi e statue, e tra le più significative spicca quella dedicata alla Madonna, che attira molti pellegrini in cerca di conforto e guida. Inoltre i visitatori possono percorrere i sentieri che conducono al complesso, immergendosi nella natura circostante e nella bellezza dei paesaggi calabresi. Il complesso è diventato un simbolo di identità per la comunità locale, un punto di riferimento che unisce storia, fede e cultura. Un piccolo tesoro nascosto della Calabria; un faro di speranza e di comunità per celebrare la propria spiritualità.