A Mendicino, Cerisano e Laino nasceranno caserme dei carabinieri: la convenzione con la Regione
La Regione firma nove convenzioni per finanziare interventi strutturali per la riqualificazione di immobili da destinare a caserme dei carabinieri
CATANZARO – In continuità con le attività già avviate dal Dipartimento Transizione digitale e Attività strategiche, guidato dal vicepresidente, con deleghe anche alla sicurezza e legalità e valorizzazione ai fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata, Filippo Pietropaolo, e di cui è dirigente generale Tommaso Calabrò, attraverso il settore 6 – “Legalità e Sicurezza. Attuazione L.R. 9/18 – Valorizzazione beni confiscati”, coordinato dall’ingegnere Antonella Sette, sono state firmate nove convenzioni per finanziare altrettanti interventi strutturali per la riqualificazione di immobili da destinare a caserme dei carabinieri e una convenzione per videosorveglianza. Da una parte, dunque, la Regione e dall’altra i Comuni di Cerisano, Laino Borgo e Mendicino, per la provincia di Cosenza; Maida e Chiaravalle Centrale per la provincia di Catanzaro; Locri, Villa San Giovanni, Antonimina, Motta San Giovanni e Città Metropolitana per la provincia di Reggio Calabria.
“La sottoscrizione delle convenzioni, nata dall’intesa tra la Legione Carabinieri Calabria ed il presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto – riferisce un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta – è frutto anche del protocollo sottoscritto con l’Agenzia nazionale dei beni confiscati. L’investimento complessivo ammonta due milioni e mezzo euro e trova copertura sul Pac Calabria 2007/2013, come previsto anche dalla delibera di Giunta regionale n. 426 del 7 agosto scorso, con la quale è stata approvata la nuova scheda intervento per la realizzazione delle operazioni oggetto di convenzione. Gli interventi previsti riguardano, prevalentemente, lavori di manutenzione straordinaria negli immobili di proprietà comunale, anche confiscati, e che sono sedi di caserme dei carabinieri. L’obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente i presidi di legalità dislocati sul territorio calabrese per garantire migliori condizioni di sicurezza a cittadini e imprese, contribuendo alla riqualificazione dei contesti caratterizzati da maggiore pervasività e rilevanza dei fenomeni criminali”.