A San Marco Argentano arrivano le reliquie di San Gabriele dell’Addolorata

Le spoglie di San Gabriele dell'Addolorata resteranno nella Cattedrale di San Marco Argentano fino a giovedì mattina e potranno essere visitate dai fedeli

SAN MARCO ARGENTANO (CS) – La devozione di una città verso un Santo non può essere facilmente descritta. Quella di San Marco Argentano verso San Gabriele dell’Addolorata può essere raccontata attraverso quanto sta accadendo in questi giorni: nella cittadina normanna, infatti, sono arrivate le spoglie del Santo Patrono dell’Abbruzzo. Un evento di grande importanza da un punto di vita religioso e non solo. Ma perché le reliquie sono giunte proprio a San Marco Argentano?

“Tantissimi concittadini – ha spiegato il sindaco di San Marco Argentano, Virginia Mariotti – da molti anni praticano il culto di San Gabriele e si recano almeno una volta ogni anno, nel mese di luglio, a Isola del Gran Sasso per venerare questo questo Santo, il cui culto è molto radicato nella popolazione di San Marco. Oggi siamo felici di accogliere l’urna contenente le spoglie del patrono d’Abruzzo nonché patrono della gioventù e chiediamo la sua intercessione affinché i giovani e i bambini del nostro territorio possano ricevere una particolare protezione“.

Ad accogliere il Santo sono stati numerosi rappresentanti delle istituzioni, ma anche centinaia di cittadini ed il Vescovo della Diocesi di San Marco Argentano-Scalea, Mons. Stefano Rega, che ha voluto sottolineare il messaggio che l’evento porta con sè. “Abbiamo la gioia in questi giorni – ha detto il Vescovo – di averlo qui nelle sue spoglie anche mortali e lo accogliamo come un pellegrino di speranza affinché possa portare speranza al territorio, dalla nostra diocesi alla comunità di San Marco Argentano. Accogliere queste spoglie, ovvero quelle di un santo giovane, diventa un segno appunto di speranza. E speriamo che i nostri giovani, le nostre comunità, i nostri fedeli possano essere un po’ più impegnati verso la santità cioè verso il bene, la giustizia, l’onestà. La santità vuole essere un invito a far sì che ci sia un impegno anche nella vita sociale e civile, nella vita religiosa soprattutto. Questa presenza, quindi, vuole stimolare tutti verso il bene”.

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