Ad Orsomarso avvistato un raro esemplare di anfibio: è la “Salamandrina dagli Occhiali Meridionale”
Una specie rarissima avvistata e segnalata nel Parco Nazionale del Pollino. A comunicare la scoperta un cittadino di Orsomarso Antonio Pappaterra. "Le foto fatte insieme all’appassionato escursionista, Giuseppe Corbelli, evidenziano il fascino dell’animale in via di estinzione"
ORSOMARSO (CS) – “Ho il piacere di annunciare la scoperta e l’avvistamento di un raro anfibio nell’area della Valle del Fiume Argentino, a Orsomarso. Si tratta della Salamandrina dagli Occhiali Meridionale, segnalata in altre zone del Parco Nazionale del Pollino ma non ai piedi dell’abitato del comune montano”.
“La Salamandrina dagli occhiali – ha dichiarato Antonio Pappaterra cittadino di Orsomarso – è stata avvistata nelle ore serali nelle vicinanze del fiume Argentino e il canale Porta la Terra. Le foto fatte insieme all’appassionato escursionista, Giuseppe Corbelli, evidenziano il fascino dell’animale in via di estinzione, ma anche la salubrità del territorio in cui vive. La Salamandrina dagli occhiali meridionale si aggiunge alle altre specie naturalistiche endemiche di questa zona del Parco del Pollino a solo pochi chilometri dalla spiaggia di Scalea”.
“Come ampiamente ricercato nei blog che studiano queste specie animali – spiega Pappaterra – la Salamandrina Tergitate è lunga 10 cm, vive essenzialmente nelle ore notturne e predilige le zone umide vicino ai torrenti, si nutre in acqua di piccole prede di acqua dolce, come larve, crostacei la sua colorazione vivace , appunto con una macchia chiara da un occhio all’altro, il suo colore nero o bruno sul dorso, il ventre bianco, nero e rosso, diverso in ogni individuo, con macchie visibili nella coda e nelle zampe, ha anche lo scopo di segnalare ai suoi probabili predatori, come biscia e puzzole che è velenosa, ma non per l’uomo. E’ molto probabile – conclude Pappaterra – che le sue uscite notturne siano per amore, visto che la Salamandrina dagli occhiali, come diversi anfibi si accoppia a primavera e le sue femmine depositano le piccole larve in acque pure e limpide come quelle del fiume Argentino”.