Addio a Lorenzo Patàro. Muore a soli 27 anni il poeta e scrittore di Laino Borgo
Tantissimi i messaggi di cordiglio sui social per la morte del giovane poeta autore di diverse raccolte e collaboratore del Foglio "donava frammenti di anima attraverso l’inchiostro"
LAINO BORGO (CS) – Dolore a Laino Borgo ma anche in tutta la Calabria per la scomparsa di Lorenzo Pataro, uno dei più validi e giovani poeti italiani, collaboratore della pagina culturale del quotidiano il Foglio e parte della redazione di Inverso – giornale di poesia. Aveva solo 27 anni e viveva a Laino Borgo, piccolo paese del Pollino calabrese. Era nato a Castrovillari nel 1998 e si era laureato in Lettere moderne e Filologia Moderna all’Università di Salerno.
Nonostante la giovane età aveva pubblicato diverse raccolte di poesie come “Bruciare la sete” e “Amuleti”. Proprio con i sui “Amuleti” (con la prefazione di Elio Pecora) era stato inserito nella prima selezione del Premio Strega Poesia 2023 arrivando in semifinale. Raccolta recensita sui maggiori quotidiani italiani (Il Manifesto, Il Sole 24 ore, Il Mattino, La Lettura – Corriere della Sera). Aveva vinto diversi premi tra cui “Ossi di Seppia” nel 2021 e “Ritratti di Poesie” nel 2023. Pataro, carattere schivo e malinconico, si stava facendo strada nel mondo della cultura con le sue poesie, spesso tenere e piene di umanità. Alcune delle sue poesie sono state pubblicate su riviste e quotidiani di tutta Italia. Proprio l‘Università di Salerno ha espresso cordoglio alla notizia della morte del giovane «il Dipartimento di Studi Umanistici partecipa con profonda e sincera commozione al dolore della famiglia e di tutta la comunità studentesca per la prematura scomparsa di Lorenzo Pataro, nostro studente iscritto al corso di studi in Filologia moderna e apprezzato giovane poeta».
«Aveva raggiunto la val Camonica in compagnia del padre, a cui va il mio grande e affettuoso abbraccio – ha detto il poeta, scrittore ed ex docente Giuseppe Grattacaso, che era in giuria nell’ultima edizione del Pontedilegno Poesia, organizzato tutti gli anni nella località bresciana -. La sua scomparsa getta tutti coloro che lo hanno conosciuto in un profondo dolore. Lo ricordo con grandissimo affetto e con amore per i suoi versi. Ho scritto del suo bel libro Amuleti (poesie legate alla sua terra e alla memoria di luoghi e persone) e gli ho chiesto di collaborare all’annuario di poesia I Limoni. Le sue recensioni usciranno sul volume ora in stampa».
Tantissimi i messaggi di cordoglio e di dolore suoi social. “Quando muore un giovane poeta di 27 anni, dovremmo sentirci tutti più soli, più disorientati – scrive un utente. Lorenzo Patàro, calabrese di Laino Borgo, era già destinato a restare qui per sempre, senza volerlo: capita così a chi scrive, a chi dona frammenti di anima attraverso l’inchiostro. Lui che il cielo lo aveva immaginato e cantato, alla fine lo ha dovuto abbracciare troppo presto. È triste pensare che, talvolta, solo la morte amplifica il senso, le tracce e le ragioni della nostra esistenza. E’ bello, però, pensare che il nostro morire possa trovare un nuovo vivere negli occhi e nelle voci di chi, rileggendo le nostre parole e rispolverando momenti e immagini, continuerà ad approfondirci, a riscoprirci, ad amarci”.