COSENZA – Autovelox irregolari posto sotto sequestro. Su mandato della Procura di Cosenza, che sta indagando a 360 gradi, la Polizia stradale di Cosenza ha messo i sigilli a diversi apprecchi fatti installati da alcuni comuni negli ultimi mesi in Provincia di Cosenza ma anche su alcuni mobili utilizzati in modo irregolare. Sotto investigazione è finito anche il tutor sulla Statale 107 nel comune di Rovito e quello fisso di San Fili.
Autovelox irregolari: non omologati e senza banchina
Alcuni, come quello fisso di Contrada Linze nel comune di Luzzi lungo la Strada provinciale 234, così come anche quello fatto installare dalla provincia di Cosenza a Cantinella sulla Strada provinciale 253, nel tratto ricadente nel Comune di Corigliano-Rossano lungo, (in quel caso si tratta di tutor autovelox per la rilevazione della velocità media) non soddisfano le caratteristiche tecniche previste dall’articolo 2 del Codice della Strada. Ovvero la strada non presenta alcuna banchina e la presenza di una banchina è un requisito imprescindibile ai fini della qualificazione di una strada quale extraurbana secondaria. In pratica sono annullabili le multa a mezzo di autovelox su strada regionale prive di banchina. Lo stesso codice della strada prevede, infatti, la possibilità della multa a distanza soltanto nel caso in cui la strada abbia determinate caratteristiche.
L‘avvocato Maurizio Feraudo di Acri si era resto subito conto che l’autovelox di Luzzi non aveva le necessarie caratteristiche e per questo ha raccolto le denunce di decine di automobilisti, che si sono visti recapitare multe fino a 200 euro con punti decurtati dalla patente. Ho fatto ricorso ed ha vinto. “Gli autovelox a postazione fissa come quello di Luzzi ma anche quello fatto installare dalla provincia di Cosenza a Cantinella – spiega il legale – sono posizionati in un tratto stradale senza banchina. C’è un principio consolidato in giurisprudenza che afferma come gli autovelox a postazione fissa non possano essere installati senza la presenza di una banchina. Possono essere installati solo quelli mobili in uso, ad esempio, alla polizia locale, adeguatamente segnalati. Abbiamo chiesto alla Provincia tutta la documentazione e abbiamo diversi ricorsi che pendono al gidice di Pace di Cosenza competente per l’autovelox di Luzzi“.
Ricorsi immediati. Ma chi ha già pagato dovrà aspettare
L’avvocato Feraudo spiega che gli automobilisti che hanno in essere sanzioni arrivate dagli autovelox sequestrati, possono fare subito ricorso al giudice di pace se la notifica non ha superato i 30 giorni. Per le notifiche differite di un verbale si può proporre ricorso al Prefetto del luogo della commessa violazione, entro 60 giorni dalla contestazione o notifica della violazione.
E per chi invece ha già pagato la multa e si è visto decurtare i punti dalla patente? L’avvocato spiega: “qui la situazione è un po’ più complessa. È certamente possibile, anche retroattivamente, fare ricorso per riottenere le somme spese per pagare le multe, ma bisogna attendere tutto l’iter giudiziario porti ad una sentenza definitiva da parte della magistratura che accerti l’effettiva violazione e irregolarità degli apparecchi. Solo in quel caso si può chiedere di riavere indietro le somme”.
Ingiusto profitto, la Procura vuole vederci chiaro
Fin qui gli autovelox nona norma dal punto di vista ‘tecnico’ e del codice della strada. Ma ci sarebbero autovelox che presenterebbero irregolarità dal punto di vista penale e dove si ipotizzerebbe un ingiusto profitto ai danni degli automobilisti. Per questo la Procura sta indagando sugli apparecchi delle società private che vengono poi date in noleggio ad Enti locali e per cui sono state rilevate delle difformità inerenti l’omologazione dei sistemi.
Il reato ipotizzato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza è quello di cui all’art. 640 c.p. nei confronti del legale rappresentante della società appaltatrice che avrebbero ottenuto un ingiusto profitto economico. Sarebbero emersi diversi casi di non corrispondenza tra la velocità effettivamente tenuta dagli automobilisti e la rilevazione effettuata poi dagli autovelox. E in molti si sono visti recapitare multe anche di un solo chilometro di eccedenza (considerando anche i 5 di tolleranza).