“Centro Rapaci” di Acquaformosa: si lavora per la riapertura dopo anni di degrado e abbandono
Il sindaco Annalisa Milione «Faremo di tutto per riaprire il “Centro Rapaci”» opera fortemente voluta dall’allora primo cittadino Giovanni Manoccio
ACQUAFORMOSA (CS) – La sindaca è intervenuta a margine delle recenti operazioni che hanno interessato l’area di proprietà dell’Ente Parco del Pollino la quale, negli ultimi anni, era stata vittima di abbandono e degrado. A spiegare le cose è proprio la prima cittadina che ricorda come il 16 giugno del 2012 veniva inaugurata l’area faunistica, con annesso il “Centro Rapaci”, opera fortemente voluta dall’allora sindaco Giovanni Manoccio. In quella circostanza la gestione fu affidata, attraverso un bando di selezione, al CIPR di Rende che, negli anni, ha fornito gli uccelli rapaci in cattività, reduci da infortuni e non più autonomi per il volo. I primi anni furono intensi e pieni di visite di appassionati, studiosi (anche stranieri) e di tante scolaresche della provincia.
«Dal 2009 la decadenza»
«Il sito del Parco del Pollino – racconta Milione – fece da traino ai tanti visitatori che scoprirono la natura dei luoghi e la bellezza dei rapaci custoditi in voliere ampie, situate a ridosso dei boschi. All’interno dell’area c’era una Reception aperta ai visitatori e provvista di materiale divulgativo del centro oltre che il registro dei visitatori. Dal 2009 -sottolinea – è incominciata la decadenza. Incomprensibilmente, l’Ente Parco non ha più dedicato nessuna attenzione all’area faunistica, pur essendo di sua proprietà. L’amministrazione Comunale, dal canto suo, si è completamente disinteressata dell’insediamento naturalistico, vivendolo spesso come un fastidio, così com’è successo per tante altre cose nel nostro piccolo borgo».
Oggi, però, le cose stanno cambiando. Infatti, da subito è iniziata un’interlocuzione con i Dirigenti, sia politici che Amministrativi, del Parco seguita da visite e perlustrazioni dei luoghi. «Da settembre a ottobre 2024 – continua la sindaca -, ben 4 sono stati gli incontri con i dirigenti per tentare di evitare la chiusura del centro. Con nota del 3 settembre scorso, il Dirigente dell’ufficio tecnico di Acquaformosa chiedeva l’intervento “Urgente” dell’Ente Parco per provvedere alla manutenzione straordinaria delle voliere e della reception, indicando la cifra di € 90.000 per i lavori da eseguire».
«Il 5 settembre, a firma del Direttore ff. Pietro Serroni, arrivava una nota al Comune in cui si sottolineava l’interdizione dell’accesso all’area faunistica al di fuori degli operatori deputati all’alimentazione dei rapaci, per la situazione precaria delle voliere. Personalmente – evidenzia Milione – ho incontrato la Presidente ff. e il Consigliere del Parco Angelo Catapano nella sede di Rotonda, a cui è seguita una visita congiunta dei tecnici nel centro rapaci per trovare le risorse e impedire la chiusura. Nel frattempo – aggiunge – le disposizioni del Direttore ff. hanno prodotto gli effetti normativi per cui il 28 ottobre i rapaci sono stati trasferiti nella sede del CIPR di Rende e l’area faunistica di Acquaformosa è stata chiusa, si spera provvisoriamente».
«Questa notizia ha lasciato tutti basiti – lamenta la sindaca – e lo stesso ex sindaco di Acquaformosa, che in 10 anni non si è mai interessato dell’area, ha trovato il tempo di scrivere sui social per dare a noi la colpa della chiusura, dimenticando che l’usura dei manufatti è il risultato degli anni precedenti. Forse l’ex sindaco era distratto da come perdere le elezioni piuttosto che da come conservare o rafforzare i servizi nel territorio. Tra l’altro – conclude – non si è mai accorto del fatto che un bene del Parco, a partire dal 2018, non avesse più presenze di visitatori mentre prima era visitato da migliaia di persone».