Crosia, aggredito e preso a schiaffi il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune
A renderlo noto il Gruppo Consiliare Identità che parla di "vile aggressione" nei giorni scorsi all’esterno della Casa Comunale
CROSIA (CS) – Il responsabile dell’Ufficio tecnico e Urbanistica, architetto Luigi Lepera, è stato aggredito nei giorni scorsi davanti la sede comunale. A renderlo noto è il Gruppo Consiliare Identità che “esprime la più profonda solidarietà all’Architetto e alla sua famiglia, condannando fermamente l’atto di violenza”.
“Ciò che lascia ancor più sgomenti è il silenzio assordante che ha accompagnato questa incresciosa vicenda da parte dell’Amministrazione Comunale. Un silenzio incomprensibile che, di fatto, ha avallato un clima di omertà e di paura, anziché promuovere una reazione immediata e decisa di condanna. Il dovere di un’amministrazione – scrive il gruppo consiliare – di fronte a un’aggressione ai danni di un proprio dipendente, è quello di esprimere pubblicamente solidarietà e condanna senza indugio”.
“L’Arch. Lepera è un professionista di grande valore e competenza. Il suo impegno al servizio della comunità è visibile e concreto, rendendo ancora più grave e inaccettabile l’aggressione di cui è stato vittima. Il gruppo consiliare Identità chiede che venga fatta piena luce su questo grave atto violento e intimidatorio ai danni del dirigente comunale, tra l’altro avvenuto in pieno giorno e durante l’orario di servizio pubblico. Per discutere di questo grave episodio, chiederemo al Presidente dell’assise civica la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario”.
Intanto il Comune di Crosia ha voluto precisare che “non solo la querela è stata fatta ma l’Amministrazione ha espresso solidarietà in una riunione pubblica” e non solo; lunedì 30 ha anche sporto denuncia per l’increscioso fatto di violenza avvenuto alle porte del Municipio. Certa stampa dunque farebbe bene ad informarsi prima di fare uscire pubblicamente informazioni non veritiere e tutt’altro che verificate. Così il sindaco Maria Teresa Aiello: “la vicenda è stata denunciata dalla sottoscritta alle autorità e chi ha diffuso notizie false e tendenziose dovrà difendersi in tribunale. Un giornalista che rispetti il codice deontologico della professione non può diramare certe notizie senza aver prima appurato la veridicità dei fatti e senza aver nemmeno ascoltato la parte lesa. Condendo il tutto con illazioni di pessimo gusto e senza alcun fondamento. L’ Amministrazione da me guidata – rimarca la prima cittadina – lo ribadisco con forza come già fatto nell’incontro avuto con tutti i dipendenti comunali appena rientrata da Roma, dove mi trovavo per motivi personali, non abbasserà mai la testa di fronte ad azioni che in qualsiasi modo possano offendere, denigrare o peggio intimorire chi esercita funzioni pubbliche”.