Dipignano, Giaccari chiede la sospensione dei lavori dell’asilo nido
Il consigliere comunale ritiene "che il dimensionamento e l’ubicazione della struttura - che ospiterà 40 bambini - presentino criticità rilevanti"
DIPIGNANO (CS) – Il consigliere Giaccari, capo gruppo di Dipignano Libera ,ha inviato alla nostra testata la copia integrale della richiesta di sospensione lavori di realizzazione dell’asilo nido di Laurignano. Secondo il Consigliere Comunale lo spostamento e la rotazione del fabbricato, autorizzati dal responsabile dell’UTC, senza l’adozione di una variante progettuale e il voto del Consiglio, non consente di proseguire i lavori.
La richiesta integrale di sospensione dei lavori dell’asilo
Il sottoscritto Antonio Giaccari, in qualità di Consigliere Comunale, con la presente intende
richiamare la Vostra attenzione su una questione di estrema rilevanza riguardante i lavori di
realizzazione dell’edificio destinato ad asilo nido. In riferimento alla comunicazione (Prot. 2690) inviata alla ditta esecutrice LS Costruzioni, si segnala che, a seguito del rinvenimento di una tubazione di grande diametro e di un pozzetto in cls alla profondità di 1,5 metri, il Responsabile del Settore Tecnico-Ambientale ha autorizzato la prosecuzione degli scavi di sbancamento e disposto il conseguente spostamento dell’edificio di 2,90 metri con una rotazione di 180 gradi. Tale decisione, benché giustificata dalla necessità di evitare interferenze con le fondazioni, non risulta accompagnata dall’adozione di una variante progettuale formale, contravvenendo alle procedure previste dal Codice degli Appalti e dalle normative vigenti.
Si sottolinea, inoltre, che tali interferenze avrebbero dovuto essere individuate in fase di progettazione di fattibilità o durante la progettazione esecutiva, come previsto dalle buone pratiche progettuali e dalla normativa vigente. Il fatto che siano emerse in fase di esecuzione evidenzia carenze nelle verifiche preliminari e nella pianificazione, che rientrano nelle responsabilità del R.U.P. e delle figure tecniche coinvolte.
Alla luce di quanto sopra, si ritiene necessario evidenziare:
1. Compiti e responsabilità del RUP: Ai sensi dell’articolo 15 del D.Lgs. n. 36/2023 (Codice degli Appalti), il Responsabile Unico del Progetto (RUP) è tenuto a garantire la regolare esecuzione dell’opera nel rispetto del progetto approvato e delle procedure previste dalla normativa. Ogni modifica sostanziale al progetto, come lo spostamento e la rotazione dell’edificio, rientra nelle sue responsabilità di supervisione e deve essere formalizzata tramite una variante progettuale, approvata dagli organi competenti prima della prosecuzione dei lavori.
2. Obbligo di approvazione in Consiglio Comunale: Le modifiche progettuali che comportano variazioni significative del progetto originario, quali lo spostamento e la rotazione dell’edificio, necessitano di una variante di progetto. Tali varianti che incidono sugli aspetti funzionali, urbanistici ed economici dell’opera, devono essere sottoposte all’approvazione del Consiglio Comunale. Tale obbligo trova fondamento nel Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. n. 267/2000), che all’articolo 42, stabilisce che il Consiglio Comunale è competente per l’approvazione di atti fondamentali, inclusi i progetti che comportano variazioni urbanistiche.
3. Impatto delle modifiche: Lo spostamento e la rotazione dell’edificio hanno prodotto
cambiamenti significativi rispetto al progetto originario, che necessitano di un’analisi
approfondita e di una revisione degli elaborati progettuali, quali i Calcoli strutturali e
geotecnici, la relazione energetica (la rotazione di 180 gradi altera l’orientamento rispetto al sole, influendo sull’efficienza energetica) e il Piano particellare di esproprio (lo
spostamento dell’edificio riduce le distanze dai confini con gli altri lotti e ciò implica
l’attivazione di procedure espropriative). Alla luce di queste considerazioni, si chiede formalmente di sospendere i lavori in oggetto fino alla produzione di una variante di progetto completa, che includa tutte le verifiche tecniche e amministrative necessarie, e alla successiva approvazione in Consiglio Comunale, come previsto dalle normative vigenti.
Si manifesta, infine, preoccupazione circa la sostenibilità nel lungo periodo della suddetta struttura. Pur riconoscendo la rilevanza pubblica dell’opera, si ritiene che il dimensionamento e l’ubicazione della stessa presentino criticità rilevanti. La struttura, progettata per accogliere 40 bambini, appare sovradimensionata, tenuto conto del calo demografico costante e irreversibile del Comune di Dipignano. La distanza dalla città di Cosenza e la presenza di altri asili nido nei comuni limitrofi riducono ulteriormente la fruibilità dell’opera. Inoltre, le difficoltà economiche in cui versa l’Ente sollevano dubbi sulla sostenibilità gestionale e finanziaria di un investimento di questa portata.