Il Soccorso Alpino e Speleologico – stazione Pollino compie 25 anni, tra impegno e solidarietà

La celebrazione in concomitanza con il settantesimo anniversario del corpo. Dal 1999 ad oggi, la Stazione ha effettuato circa 500 missioni e prestato soccorso a 600 persone

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CERCHIARA DI CALABRIA (CS) – Si terrà domani nel centro montano del Parco Nazionale del Pollino, un convegno dedicato ai 25 anni dalla nascita della “Stazione Pollino” (1999-2024) del Soccorso Alpino e Speleologico Calabria. L’incontro dal titolo “25 anni di impegno e solidarietà: passato e presente e futuro del Soccorso Alpino e Speleologico”, si terrà nella sala convegni del convento di S. Antonio, alle 10.30 e ripercorrerà la storia della Stazione, dei suoi protagonisti, con uno sguardo rivolto alle sfide del futuro, anche tecnologiche, del soccorso in montagna e in terreno impervio. Dal 1999 ad oggi, la Stazione ha effettuato circa 500 missioni nelle quali è stato prestato soccorso a 600 persone.

Gli interventi, spesso salvavita, sono stati dei più vari: soccorso in montagna ad escursionisti, alpinisti, fungaioli ecc, ricerca persone dispersi e scomparse, incidenti stradali in ambienti impervi, soccorso in forra, supporto ad interventi speleologici. La Stazione ha preso poi parte alle emergenze di Protezione Civile, non solo regionali ma anche nazionali (ad esempio in Abruzzo), così come ha sempre collaborato ad interventi di soccorso nelle regioni limitrofe (Campania, Basilicata e Puglia).

Le gole del Raganello nel 2018

È stata, in quanto territorialmente competente, la prima prontamente ad intervenire a seguito della tragica piena nelle Gole del Raganello nel 2018, che provocò la morte di 10 persone (compresa la guida Antonio De Rasis, membro attivo della Stazione Pollino, insignito con la Medaglia d’Oro al Valore Civile per essere “riuscito a mettere in salvo numerose persone che stavano per essere investite dai detriti” prima di essere travolto dalla piena del fiume ormai esausto), portando soccorso alle decine di persone coinvolte, tra cui anche molte ferite gravemente.

Tantissime sono state poi le circostanze che hanno visto la stazione Pollino intervenire per gruppi di persone male organizzate o improvvisate, motivo per cui la Stazione si è sempre prodigata anche alla sensibilizzazione e alla corretta fruizione delle aree di montagna e delle discipline outdoor, con eventi calendarizzati nel territorio di propria competenza con scuole e associazioni. Grazie alla proficua collaborazione con l’Ente Parco Nazionale del Pollino, è stata stipulata la convenzione “Guardia Attiva” che prevede ogni anno la reperibilità in pronta partenza di una squadra di soccorso alpino nel periodo estivo di maggiore affluenza turistica per garantire tempestività di ingaggio ma anche dissuadere eventuali persone male organizzate da itinerari non adatti alla loro preparazione.

“Da parte mia non posso che esprimere profondo orgoglio e fierezza – afferma Mattia Sposato, Capostazione del Pollino dal 2020 – di poter rappresentare questo straordinario gruppo di persone con il raro dono della solidarietà, sempre pronti per intervenire in ambienti difficili magari di notte, al freddo, sotto la pioggia. In una veloce analisi poi sui numeri in crescita per le statistiche di intervento mi rendo conto che vi è ancora bisogno di crescere nell’organico, nelle strutture e nelle attrezzature. Siamo un gruppo ben affiatato, altamente specializzato (nella Stazione Pollino vi sono un po’ tutte le qualifiche del Soccorso Alpino: dal Tecnico di Elisoccorso al Tecnico di Ricerca, dal Tecnico di Soccorso Alpino al Coordinatore di Ricerca), siamo sempre pronti ad accogliere a braccia aperte i ragazzi che intraprendono l’esperienza di soccorritori per la prima volta. Siamo una vera e propria famiglia se penso che io, pur provenendo da una località di mare, ho trovato armonia ed equilibrio fra le genti di montagna. Il soccorso alpino mi ha spogliato da semplice cittadino e mi ha investito di un ruolo nella società, mi ha dato il mio posto nel mondo”.

I compiti del CNSAS

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) è una Sezione nazionale del Club alpino italiano (CAI) dotata di ampia autonomia organizzativa, funzionale e patrimoniale anche ai sensi dell’art. 6, comma 6 del D.Lgs 29 ottobre 1999, n. 419.

Il CNSAS è incaricato di svolgere ed attuare un pubblico servizio ed un servizio di pubblica utilità, perseguendo finalità di solidarietà sociale con l’obiettivo primario di garantire il soccorso sanitario, il soccorso tecnico e le attività di protezione civile così come espressamente previsto dalla vigente legislazione di riferimento. Il CNSAS, composto da poco più di 7000 tecnici, si articola sul territorio nazionale in 21 Servizi regionali e provinciali, ai quali fanno capo 31 Delegazioni alpine e 16 Delegazioni speleologiche, con rispettive 242 Stazioni alpine e 27 Stazioni speleologiche.

I 70 anni del CNSAS (1954/2024)

Il 12 dicembre del 1954, in una riunione del Consiglio Centrale del Club Alpino Italiano si diede attuazione all’organizzazione di un soccorso strutturato in montagna: venne definita e deliberata la prima architettura del CSA (Corpo Soccorso Alpino) del CAI che andò a sostituire la vecchia “Commissione per i Soccorsi Alpini”. Nel corso del 2024 tante sono state le commemorazioni e gli eventi dedicati a questo importante “compleanno”. Per l’occasione il Presidente della Repubblica ha concesso al Soccorso Alpino la Medaglia d’oro al merito civile della Repubblica italiana.

Il bilancio di sette decenni di attività parla di 232.551 interventi. Con una forte accelerazione avvenuta negli ultimi dieci anni, in cui il numero degli interventi è stato pari a quelli di tutti i 60 precedenti messi insieme. Si tratta di 248.096 persone soccorse, suddivise in 81.184 illesi, 145.881 feriti di diversa gravità e 18.483 deceduti recuperati. Purtroppo 2.538 persone risultano disperse o scomparse, dopo molte giornate di ricerca.

Il Soccorso Alpino e Speleologico in Calabria

Il Soccorso Alpino e Speleologico Calabria E.T.S. è composto da 130 volontari ed opera con due delegazioni: la 25° Delegazione Alpina Settentrionale e la 37° Delegazione Alpina Meridionale. La 25° Delegazione Alpina Settentrionale opera su tutto il territorio regionale ed è suddivisa in 3 stazioni: Stazione Alpina Pollino, Stazione Alpina Sila Camigliatello, Stazione Alpina Sila Lorica. La 37° Delegazione Alpina Meridionale opera su tutto il territorio regionale ed è suddivisa in 2 stazioni: Stazione Alpina Aspromonte e Stazione Alpina Catanzaro.

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