SAN DONATO DI NINEA (CS) – Dopo un primo incontro nel Comune di Grimaldi, l’iniziativa a San Donato di Ninea segna un’ulteriore tappa importante per un progetto ambizioso volto a valorizzare, attraverso un consorzio ad hoc, la coltivazione della ginestra in Calabria, la cui fibra si presta a diversi usi.
Hanno relazionato: il sindaco Vincenzo Russo, il consigliere Francesco Salerno, seguiti da esperti del settore: il professore Giuseppe Chidichimo dell’Università della Calabria; il dottore Luigi Gallo, divulgatore agricolo ARSAC; il presidente del costituendo Consorzio Ginestra Calabria, ingegnere Michele Turco. Ha moderato la giornalista Antonietta Malito.
Il professore Giuseppe Chidichimo ha illustrato i brevetti sviluppati dal suo team, studiati specificamente per ottimizzare l’estrazione della fibra di ginestra, con l’obiettivo di massimizzare il potenziale di questa pianta. Chidichimo ha spiegato come l’innovazione tecnologica applicata alla coltivazione della ginestra possa garantire processi di lavorazione più efficienti e sostenibili, contribuendo così non solo all’economia locale ma anche alla creazione di una filiera produttiva che tenga conto di pratiche agricole responsabili.
Anche l’ingegnere Michele Turco, presidente del costituendo Consorzio Ginestra Calabria, ha sottolineato l’importanza di unire forze e risorse locali per valorizzare questa pianta caratteristica della macchia mediterranea, ha comunicato che sono arrivate le prime importanti adesioni al consorzio e ha invitato i proprietari di ginestreti a unirsi al progetto.
Il dottore Luigi Gallo ha offerto spunti interessanti sulla ginestra, spiegando che si tratta di una pianta resistente, capace di prosperare anche in terreni difficili: “La ginestra – ha detto – in Calabria cresce spontanea quasi ovunque, anche in terreni poverissimi e in condizioni climatiche estreme di siccità”. Gallo ha anche fornito alcuni dati sui ginestreti spontanei nella nostra regione: “La loro superficie, stimata da alcuni studiosi, è pari ad alcune decine di migliaia di ettari. Nel territorio del Pollino, nei comuni di Morano Calabro, Saracena e Castrovillari, abbiamo censito alcuni ginestreti che ricadono in aziende agricole, per un totale di oltre 400 ettari”.
L’appello emerso dal dibattito è chiaro: è fondamentale la creazione di una rete di collaborazione tra istituzioni e imprenditori locali per formare un consorzio gestito da chi vive e lavora nei territori. Solo così sarà possibile massimizzare le potenzialità della ginestra, garantire prodotti di alta qualità e promuovere pratiche agricole sostenibili.
Gli incontri divulgativi continueranno nei prossimi mesi, con tappe in altri comuni calabresi, per raccogliere consensi e feedback da parte delle comunità. L’obiettivo è quello di creare insieme una nuova leva economica, capace di valorizzare la tradizione e il patrimonio agricolo calabrese attraverso l’uso innovativo della ginestra. La strada è tracciata, ora è il momento di unirsi e dare corpo a questo sogno verde-giallo.