Laino Borgo: le scoperte archeologiche che stanno riscrivendo la storia della Magna Grecia
Sul palco del cine teatro Vittoria di Castrovillari il professor Fabrizio Mollo ha raccontato la storia della campagna di scavi avviata a Laino Borgo dal 2018
LAINO BORGO (CS) – Il cinema ambasciatore di cultura, il bene archeologico come valore sociale per un territorio. E’ questa la sintesi del coinvolgente incontro che stamane ha visto protagonista nel cine teatro Vittoria di Castrovillari il professor Fabrizio Mollo, dell’Università di Messina, che ha raccontato ad una platea di attenti studenti delle scuole superiori della città del Pollino la campagna di scavi sul colle di Santa Gada a Laino Borgo, dove le scoperte archeologiche stanno permettendo l’approfondimento della storia della Magna Grecia.
Inserito tra gli eventi culturali del Castrovillari Film Festival l’appuntamento ha visto il saluto iniziale dei direttori artistici della manifestazione Antonio La Camera e Francesco Sottile, l’introduzione del presidente del Gruppo Archeologico del Pollino, Claudio Zicari, la partecipazione del sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo, e della dirigente scolastica del polo liceale Elisabetta Cataldi.
Proprio il sindaco di Laino Borgo ha sottolineato il valore degli scavi promossi dal professor Mollo sul colle di Santa Gada per «comprendere l’importanza delle nostre origini» e che ora – grazie alla Regione Calabria che ha ufficializzato un grande finanziamento per la costruzione del parco archeologico e del museo di Laino Borgo – «diventeranno patrimonio di tutti i calabresi. Non vediamo l’ora di poter condividere le nostre scoperte con una platea più ampia possibile».
A raccontare i successi delle campagne di scavo che si sono susseguite dal 2018 ad oggi è stato il professor Fabrizio Mollo che ha ricordato come il valore della ricerca e della conoscenza ha bisogno di essere divulgata. «A Santa Gada c’è uno straordinario scrigno di conoscenza che racconta l’identità culturale di quel luogo e che oggi serve per costruire il futuro». In un crocevia strategico per il territorio, che fa da cerniera tra Calabria e Basilicata, il grande insediamento scoperto in questi anni è un luogo di incontro tra Enotri, Greci e Lucania, che custodisce un grande patrimonio di reperti, strutture, produzioni votive, elementi che approfonditi potranno servire per ricostruire la storia di questa porzione di Calabria