Longobucco “consigliere denunciato da una ditta che opera per il Comune. Giù le mani dalla libertà”
La minoranza fa quadrato attorno al consigliere Antonio Perri "ricorreread azioni giudiziarie per opinioni espresse durante una seduta consiliare è un'offesa gravissima all'istituto stesso del Consiglio comunale e alla tradizione democratica longobucchese".
LONGOBUCCO (CS) – Minoranza sul piede di guerra contro l’Amministrazione comunale dopo la a denuncia fatta da una ditta che presta servizio presso il comune di Longobucco nei confronti del Consigliere Antonio Perri, per le sue dichiarazioni durante una seduta di Consiglio Comunale. «Mancava solo questa. Per la prima volta nella storia di Longobucco – si legge nella nota – una ditta appaltatrice di un servizio comunale avvia un’azione giudiziaria nei confronti di un consigliere comunale per alcune osservazioni fatte durante una recente adunanza del Consiglio comunale, nell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali.
“Siamo all’assurdo. Ricordiamo ai padroni del vapore che al consigliere comunale sono garantite dalla Costituzione, dalla Normativa vigente e dallo Statuto (Art. 16) tutte le prerogative finalizzate ad un esercizio della propria funzione in modo consapevole, con la piena possibilità di presentare proposte di deliberazione, chiedere la convocazione del Consiglio, presentare interrogazioni e mozioni (anche con potere di sindacato ispettivo), ottenere dagli uffici e dagli enti e/o aziende strumentali le notizie e le informazioni in loro possesso, utili per l’appunto, all’espletamento del proprio mandato. La Minoranza, soprattutto, ha ricevuto questo mandato politico nel 2022 dai suoi elettori e questo mandato deve essere esercitato fino in fondo e in piena libertà”.
“Non ci facciamo intimorire! Ogni diritto di opinione e di libertà di espressione politica di chi riceve un preciso mandato dagli elettori è intangibile proprio perché fondamento della democrazia. Ricorrere dunque ad azioni giudiziarie per opinioni espresse durante una seduta consiliare è un’offesa gravissima all’istituto stesso del Consiglio comunale e alla tradizione democratica longobucchese. Spetta al Sindaco, sopra ogni cosa, difendere l’azione politica dei consiglieri comunali, sia dell’Opposizione e sia della Maggioranza. Spetta al Sindaco, ora, pronunciarsi fermamente contro questa vergognosa azione intimidatoria”.