Maria Oliverio, la ‘brigantessa’ cosentina della Sila: simbolo di ribellione e coraggio
L’8 marzo, giornata dedicata alla celebrazione della donna, è un’occasione per ricordare figure femminili che hanno sfidato il loro tempo, lasciando un segno indelebile nella storia
COSENZA – L’8 marzo, giornata dedicata alla celebrazione della donna, è un’occasione per ricordare figure femminili che hanno sfidato il loro tempo, lasciando un segno indelebile nella storia. Tra queste, spicca Maria Oliverio, conosciuta come “Ciccilla”, una delle poche donne a capeggiare una banda di briganti nell’Italia post-unitaria. Nata a Casole Bruzio, in provincia di Cosenza, nel 1841, Maria Oliverio incarna il coraggio e la ribellione contro le ingiustizie sociali, diventando un simbolo di resistenza e autodeterminazione.
L’infanzia e la vita in un’epoca difficile
Maria Oliverio nacque in una Calabria povera e dilaniata da disuguaglianze profonde. Fin dalla giovane età, la sua vita fu segnata dalla durezza delle condizioni sociali e dalla violenza dell’epoca. Costretta a sposare Pietro Monaco, brigante e fuorilegge, entrò presto a far parte della lotta contro le forze unitarie, opponendosi a un sistema che lasciava poco spazio alle donne e agli emarginati.
Una donna guerriera nella storia del brigantaggio
Nel contesto del brigantaggio post-unitario, Maria Oliverio divenne una figura temuta e rispettata. A differenza di molte altre donne che sostenevano i briganti nell’ombra, lei impugnò le armi, combatté fianco a fianco con gli uomini e partecipò attivamente alle scorribande contro le truppe piemontesi e i latifondisti. La sua capacità strategica e il suo spirito indomito la resero una leader riconosciuta e temuta.
L’arresto e la condanna
La storia di Maria Oliverio si concluse tragicamente quando fu arrestata nel 1864. Processata e condannata a morte, la sua pena fu commutata nel carcere a vita. Morì dietro le sbarre, ma la sua figura continuò a vivere nelle leggende popolari, che la descrivono come una donna forte, fiera e indipendente, capace di sfidare le convenzioni del suo tempo.
Maria Oliverio, un esempio per le donne di oggi
Nel giorno della Festa della Donna, Maria Oliverio rappresenta un simbolo di ribellione contro l’oppressione e le ingiustizie. Sebbene la sua sia una storia segnata da violenza e sofferenza, la sua determinazione e il suo spirito di lotta sono un esempio per tutte le donne che, ancora oggi, si battono per i propri diritti e la propria libertà. La sua storia, spesso trascurata dalla narrazione ufficiale, merita di essere riscoperta e valorizzata, non solo come testimonianza storica, ma come ispirazione per le nuove generazioni di donne calabresi e italiane.