LAINO BORGO (CS) – Il gup del Tribunale di Castrovillari, Luca Fragolino, ha disposto il dissequestro di alcuni beni legati alla scomparsa di Denise Galatà, la studentessa diciottenne di Rizziconi deceduta il 30 maggio 2023 mentre faceva rafting nel fiume Lao, durante una gita scolastica. A riportare la notizia è l’agenzia stampa Adnkronos. Restano sotto sequestro, invece, gli indumenti indossati quel giorno dalla vittima: maglia termica, pantalone termico/muta, giubbotto salvagente, scarpe, calzini e costume da bagno; i presidi di sicurezza quali casco, tuta e giubbotto; il gommone a bordo del quale viaggiava, più alcuni documenti. Si tratta, infatti, a differenza degli altri, come annota il gup, di “beni di diretta pertinenza del reato ipotizzato”. Il gup Fragolino ha inoltre autorizzato i due imputati per omicidio colposo, il presidente del consiglio direttivo della società di rafting e l’istruttore che conduceva il gommone sul quale sedeva Denise – difesi rispettivamente dagli avvocati Assunta Gioia e Riccardo Rosa -, alla citazione dei responsabili civili Mag spa e Vittoria Assicurazioni spa, nella persona dei rispettivi legali rappresentanti, e rinviato alla prossima udienza del 6 febbraio 2025.
La tragedia nel fiume Lao
Era il 30 maggio del 2023 quando unagiornata tra compagni di classe all’insegna della spensieratezza si trasformo in tragedia. Una scolaresca tra i 17 e 18 anni che nel pomeriggio stava praticano rafting, sul fiume Lao, nel comune di Laino Borgo, quando una ragazza 18enne, Denise Galatà, di Cinquefrondi, venne sbalzata fuori dal gommone a causa delle acque del fiume ingrossate. Il corpo della giovane venne ritrovato a circa 100 metri dal gommone