Ospedale di Castrovillari: ancora troppi deficit su cui intervenire. Presto una nuova protesta

Il comitato a difesa dell’ospedale di Castrovillari si è riunito per analizzare la situazione del nosocomio e valutare nuove azioni di protesta

CASTROVILLARI (CS) – La protesta, organizzata qualche settimana fa davanti la sede dell’ASP di Cosenza, è servita a tenere i riflettori accesi sulla situazione dell’ospedale di Castrovillari, ma non ad arrivare alle risposte che il comitato a difesa del nosocomio della città del Pollino sperava. Per questo lo stesso comitato si è riunito alla presenza di alcuni rappresentanti istituzionali e delle associazioni per fare il punto della situazione e dar vita a nuove iniziative.

“E’ doveroso per noi organizzare questa assemblea pubblica – ha detto il Consigliere regionale, Ferdinando Laghi – per dare conto alle persone di cosa abbiamo portato a casa (e qualcosa abbiamo portato a casa) in maniera, però, ancora non soddisfacente; per cui è assolutamente importante, adesso che si sta dirigendo l’atto aziendale, non entrare nell’ottica del rattoppo dell’intervento in urgenza, ma, finalmente, programmare una sanità anche per il Pollino-Esaro-Sibaritide che sia paritaria e non discriminatoria nei confronti delle popolazioni del centro nord della provincia di Cosenza”.

Ospedale di Castrovillari: “alcune cose non ci sono state ancora date”

“C’è voglia di sanità – ha detto Pino Angelastro, rappresentante del Comitato – la gente vuole sapere come vanno le cose. Noi siamo qui per organizzare una nuova manifestazione perché alcune cose non ci sono state ancora date. Come detto alla riunione hanno preso parte numerosi amministratori dell’area Esaro-Pollino, che fa capo proprio allo Spoke di Castrovillari. In particolar modo presenti alcuni amministratori di centri, come San Marco Argentano, in cui era presente un ospedale, chiuso dal piano di rientro del 2009 e mai riconvertito.

“A San Marco – ha detto l’assessore del comune di San Marco Argentano, Antonio Artusi – viviamo una problematica molto forte. Noi abbiamo una struttura per la quale attendiamo che da 14 anni si realizzi ciò che c’è sulle carte, ma che, però, ancora ha trovato nessuno sfogo. Tutte le iniziative, quindi, che si fanno a sostegno della problematica sanità ci vedono sempre presenti perché la sanità non ha colore politico”.

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