CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Il piano di riordino delle nuova rete ospedaliera regionale, approvato oggi in Cittadella, parte tra polemiche e dissapori. Se alcuni territori esultano, come Cariati, Trebisacce, Praia a Mare e Corigliano Rossano, altri invece – come quello di Paola e Castrovillari – si vedono declassati e ancora claudicanti.
Corigliano Rossano, Straface: “obiettivo raggiunto”
“La giornata di oggi segna uno spartiacque fra la vecchia concezione di sanità calabrese e quella moderna”. Queste le dichiarazioni di Pasqualina Straface, Presidente della Terza Commissione Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative, a margine della conferenza stampa in cui il Presidente Occhiuto e i vertici della sanità calabrese hanno finalmente presentato il piano di riorganizzazione della rete sanitaria e di quella territoriale.
“Finalmente possiamo annunciare ai nostri cittadini che è in arrivo una svolta epocale. Fondamentale sarà il potenziamento dei nostri ospedali di Corigliano-Rossano, con la previsione di aumento dei posti letto in Medicina, il Pronto Soccorso di Emergenza Urgenza con 10/15 posti letto in più, la Stroke Unit in Neurologia, l’Urologia, l’Emodinamica Mobile che si muoverà in base alle esigenze degli spoke di Corigliano-Rossano, Paola-Cetraro e Castrovillari. Inoltre siamo finalmente in grado di dare la bellissima notizia della riapertura dei nosocomi di Cariati e Trebisacce, che sono davvero il punto di svolta per la Regione e soprattutto per il nostro territorio, che ora su tutto lo jonio cosentino vede presidi sanitari funzionali e adeguati ai bisogni della popolazione.
Molto importante è anche la notizia delle 67 strutture di prossimità, che sono la risposta ai tanti appelli lanciati dai territori per ottenere in maniera capillare e uniformemente distribuita in ogni parte del territorio regionale il diritto alla salute. Il buon lavoro e il buon governo del Presidente Occhiuto, del Direttore Graziano e del management pagano sempre, avevamo annunciato nei giorni scorsi l’importanza fondamentale di aver ottenuto la ricognizione delle risorse, e adesso che ne conosciamo l’ammontare abbiamo i mezzi per portare avanti questa grande spinta riformatrice che oggi tocca la sanità ma che nei tempi a venire toccherà ogni aspetto del funzionamento della nostra Calabria”.
Ospedale, Castrovillari si prepara al quarto sit-in
Venerdì 14 luglio alle ore 10 si svolgerà il quarto sit-in settimanale all’Ospedale di Castrovillari, promosso dal Comitato delle Associazioni (Amici del Cuore, Associazione Famiglie Disabili, AVIS, AVO, Medici Cattolici, Solidarietà e Partecipazione), assieme al Consigliere Regionale Ferdinando Laghi.
Motivo di questo ennesimo sit-in, la chiusura di fatto, per interventi di chirurgia generale, delle sale operatorie, nuove di zecca, inaugurate solo qualche mese fa. L’attività di chirurgia generale, nominalmente ridotta alle sole urgenze e soltanto per sei ore al giorno, non viene, di fatto, per nulla espletata, in quanto anche di mattina è difficile garantire la presenza di anestesisti che possano assicurare anche le altre attività che il Servizio di Anestesia e Rianimazione espleta.
“Sono ormai due settimane che all’ospedale di Castrovillari non viene effettuato alcun intervento di chirurgia generale. Un dato sconfortante oltre che allarmante –dichiara il Consigliere Regionale Ferdinando Laghi. Un ospedale che non può operare non è un ospedale. Tanto meno uno spoke. Non è stato possibile intervenire neanche su pazienti urgenti – continua Laghi-, giunti in ospedale anche nelle ore in cui l’attività chirurgica era teoricamente attiva e ciò per l’impossibilità di disporre dell’Anestesista. Inutile dire che il trasferimento di pazienti che richiedono interventi chirurgici urgenti, introduce rischi ulteriori in situazioni cliniche già di per sé drammatiche.
Ove non si intervenga immediatamente, la stagione estiva comporterà inevitabilmente, da un lato il persistere del blocco dell’attività di chirurgia generale e dall’altro il rischio di gravi disagi per tutte le altre attività che coinvolgono il Servizio di Anestesia e Rianimazione. Mi auguro e sono fiducioso – conclude il Consigliere Laghi- che i Vertici dell’Azienda Sanitaria di Cosenza vogliano intervenire immediatamente ed efficacemente per risolvere un problema che mette ancora una volta a rischio il diritto alla salute dei cittadini del Pollino-Esaro-Sibaritide.