Pietrafitta: tragico incidente di caccia, il colpo partito dal fucile di un amico. La comunità è sconvolta
Dolore e sgomento a Pietrafitta per la morte di Pierluigi Malizia, morto nel corso di una battuta di caccia al cinghiale. L'amico indagato per omicidio colposo
PIETRAFITTA (CS) – Ucciso da un colpo partito accidentalmente dal fucile di un amico che insieme ad altri cacciatori partecipava ad una battuta di caccia al cinghiale. Aveva 52 anni Pierluigi Malizia, operaio di professione, e faceva parte di un gruppo di esperti cacciatori. La tragedia nelle campagne della Presila in località Canale, al confine tra Pietrafitta e Piane Crati. Secondo i primi accertamenti il cacciatore e amico fraterno che ha fatto partire il colpo, avrebbe notato qualcosa nella boscaglia e pensando si trattasse di un cinghiale ha sparato in direzione del rumore, dove invece era appostata la vittima.
Quando i cacciatori si sono avvicinati hanno trovato Malizia, riverso a terra, colpito alla testa e senza vita. Momenti di disperazione e sgomento per l’amico che accidentalmente ha ucciso il compagno di caccia. Malizia era molto conosciuto nel piccolo centro di Pietrafitta ed era titolare di una ditta che realizza pavimenti in legno. Lascia la moglie e un figlio di 16 anni.
70enne denunciato dai carabinieri per la morte del cacciatore
I carabinieri di Rogliano con il coordinamento della Procura di Cosenza, hanno denunciato in stato di libertà l’amico della vittima, settantenne di Aprigliano, per omicidio colposo. F.C., avrebbe avvertito un rumore e scambiando quel movimento per un cinghiale, avrebbe fatto partire il colpo. Il sindaco Antonio Muto, che si trovava fuori città, appresa la notizia ha dichiarato: «La comunità è distrutta. Morire in queste circostanze, in un incidente di caccia, non ci sono parole. Una tragedia che non doveva accadere».