Stipendi arretrati per i lavoratori di Presila Cosentina Spa, partono le diffide ai Comuni
"La situazione è insostenibile: i lavoratori, che svolgono servizi essenziali per la comunità da mesi attendono il riconoscimento delle loro spettanze"
COSENZA – Dopo la proclamazione dello stato di agitazione dei giorni scorsi, sono state predisposte e inviate diffide formali ai Comuni interessati. Si tratta di Altilia, Belsito, Bianchi, Carpanzano, Colosimi, Figline Vegliaturo, Grimaldi, Malito, Mangone, Marzi, Paterno Calabro, Panettieri, Parenti, Pedivigliano, Rogliano, Santo Stefano di Rogliano e Scigliano.
Ad annunciarlo Giovanni Villella, segretario UIL Trasporti Cosenza e Laura Misasi
Coordinatrice Provinciale del sindacato “affinché i Comuni provvedano immediatamente al pagamento dei cinque stipendi arretrati dovuti al personale della Presila Cosentina S.p.A.”.
“La situazione è ormai insostenibile: i lavoratori, che svolgono servizi essenziali per la comunità, nonostante i ripetuti solleciti, da mesi attendono il riconoscimento delle loro spettanze, vivendo condizioni personali non più accettabili. La UIL Trasporti non è contro il territorio né contro l’azienda, ma ha il dovere di mettere in rilievo la gravità della situazione che stanno vivendo i lavoratori. Il nostro obiettivo è garantire che i dipendenti ricevano quanto loro dovuto e che venga rispettata la dignità di chi, ogni giorno, svolge il proprio lavoro con serietà e dedizione”.
“A tutela dei diritti dei dipendenti, abbiamo quindi avviato un’azione formale, chiedendo il saldo immediato delle somme dovute. In caso di ulteriore inerzia, non esiteremo a intraprendere ogni ulteriore iniziativa necessaria per garantire la tutela dei lavoratori e il rispetto degli obblighi contrattuali. Chiediamo alle amministrazioni coinvolte di assumersi le proprie responsabilità e di adoperarsi immediatamente per risolvere tempestivamente questa insostenibile problematica, evitando così ulteriori disagi per il personale e possibili conseguenze legali”.