Tarsia: rieletto Ameruso «attenzione al turismo e case a ‘zero euro’ nel centro storico»
Nuovo mandato per il sindaco di Tarsia che punta molto sull'indotto turistico vista la posizione strategica del territorio. Sul cimitero dei migranti si attende una prima tranche dalla Regione per avviare i lavori
TARSIA (CS) – Il sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, lavora tenendo presente un concetto che ritiene molto importante “dai problemi possono nascere le opportunità”; ed è in questa direzione che, a seguito della sua rielezione (quasi un plebiscito con il 71,38% dei consensi), l’avvocato penalista sta portando avanti diversi interventi.
L’approvvigionamento idrico
Interventi risolutivi su problematiche storiche del comune della Valle dell’Esaro. In primis il settore idrico. In un periodo di forte siccità diventa sempre più impellente dotare il comune di risorse e infrastrutture per l’approvvigionamento idrico. Alla redazione di Quicosenza, Ameruso, spiega quali sono i lavori fin qui realizzati, ma anche quelli in corso d’esecuzione: «abbiamo avviato diversi interventi e sono state già rese autonome alcune zone per dare continuità al servizio. Continuiamo su questa strada per rendere quanto più possibile efficiente questo servizio che è fondamentale. Abbiamo fatto ricerche sulle sorgenti, attività di monitoraggio con i sensori per avere approvvigionamenti autonomi e cercare quelle che sono sorgenti più produttive, continue e costanti ma soprattutto facendo attenzione alla bontà della risorsa idrica stessa con un’analisi dell’acqua».
Tarsia e la strategica posizione turistica
«Il piano turistico riteniamo sia fondamentale. Tarsia per la sua posizione logistica in quanto è situata al centro della provincia, con due ingressi autostradali, una riserva naturalistica, e non di poco conto, il campo di internamento e il Museo di Ferramonti, ha degli attrattori importanti e su questi stiamo lavorando perché i flussi turistici ci danno ragione del lavoro fatto. Quando c’è un riscontro di questo lavoro si continui in tale direzione. Come? Aumentando le risorse, il personale, facendo investimenti ad hoc sull’organizzazione, in collaborazione con le associazioni del terzo settore. Abbiamo messo in campo una serie di forze, nostre e provenienti dalla società civile. Questo perché riteniamo che senza la cittadinanza attiva, i progetti non camminino; il loro contributo è fondamentale e determinante. Questo ci fa capire che il lavoro che abbiamo intrapreso, che è un metodo, ci sta dando ragione».
Un metodo che – ci tiene a sottolineare Ameruso – si basa su un concetto importante: «i problemi e le criticità possono diventare grandi opportunità, anche di lavoro. Ci siamo resi conto infatti che, soprattutto sul piano turistico e nell’indotto, sta emergendo la volontà di giovane e donne, piccoli imprenditori, che stanno iniziando il loro percorso aprendo piccole attività al servizio del visitatore. Un borgo infatti, è attrattivo quando vi sono i servizi.
Il centro storico, lo spopolamento e le case a ‘zero euro’
«Una delle problematiche per le quali stiamo cercando soluzioni è legata al centro storico. Purtroppo i nostri centri storici sono sempre più disabitati in quanto si tende a vivere, ad acquistare e trasferirsi in zone, magari dello stesso territorio comunale, in appartamenti potenzialmente moderni. Questa è una tendenza che stiamo cercando di invertire, incrementando il progetto delle ‘case ad 1 euro‘ che sta andando benissimo. Il Comune sta acquisendo gli immobili abbandonati incentivando i proprietari, che devono anche pagarci le tasse, a donarceli gratuitamente. E le donazioni gratuite sono aumentate. Nel patrimonio comunale abbiamo acquisito anche dei palazzi, anche nobiliari, e altri immobili che daremo a ‘zero euro‘. Contiamo di far abitare nuove famiglie nel centro storico attraverso questa soluzione. Quindi questo, che è un problema, è diventato un’opportunità».
Il cimitero dei migranti
«Rispetto a questo stiamo attendendo che la Regione Calabria eroghi un finanziamento che, di certo, non riuscirà a completare l’intera opera (il cui costo è stimato in 5 milioni di euro) ma sicuramente darà l’avvio ai lavori più consistenti e importanti. Se l’importo sarà confermato (si parla di circa un milione di euro), riusciremo a realizzare già una parte di questa grande opera. Abbiamo parlato del cimitero dei migranti con il presidente della Regione nei mesi e siamo in attesa del perfezionamento dell’iter per l’erogazione di questa tranche di finanziamento».
«Noi abbiamo acquisito l’area, abbiamo il progetto, sono stati pagati anche i tecnici e ora aspettiamo l’avvio vero e proprio dei lavori. Ovviamente aspettiamo perché è la Regione ad aver preso questo impegno sia con l’amministrazione che con il leader di Diritti Civili, Franco Corbelli, che è stato promotore ed ha seguito sin dall’inizio la progettazione di questa opera e ancora oggi si sta spendendo affinché questo finanziamento arrivi e si possa concretizzare questo importante progetto».