La truffa di Bocchigliero: vittime decine di investitori, quasi tutti anziani. Altro caso a San Giovanni in fiore
Tantissimi cittadini finiti nella rete dei truffatori. Dal caso di Bocchigliero a quello del gioielliere di San Giovanni in Fiore
COSENZA – La Truffa di Bocchigliero che ha interessato diversi cittadini del piccolo comune della Sila greca cosentina con mille anime, molti dei quali anziani, ammonta a circa 4 milioni di euro e, cosa incredibile, va avanti da oltre 20 anni. Risparmi di una vita, soldi messi da parte anche da persone che per anni hanno lavorato duramenti anche emigrando in Germania, finiti nelle mani due presunti consulenti finanziari, uno dei quali proprio di Bocchigliero. La promessa era di un investimento per un guadagno sicuro: del 5%. In questa trappola sono finiti tantissimi cittadini, soprattutto anziani, che hanno affidato ai due i risparmi di una vita. La vicenda portata alla luce dalle telecamere di Canale 5, ha fatto emergere la drammaticità della situazione in cui si sono venuti a trovare centinaia di piccoli risparmiatori.
La Truffa di Bocchigliero: i risparmi di una vita investiti spariti nel nulla
Secondo quanto ricostruito, a Bocchigliero, i due addetti lavoravano ad uno sportello collegato ad una banca, ma dal 2015 in poi si sono messi in proprio carpendo la fiducia di molti cittadini e, allo stesso tempo, il loro denaro. Somme affidate ai due per investimenti, (c’è chi aveva sul contro 800mila euro e si ritrova con poco più di 2.500 euro) molto spesso in contanti e quindi difficilmente rintracciabili, dietro la promessa di un utile nel tempo, di un guadagno sicuro e redditizio per aiutare i figli o per una vecchiaia tranquilla. Mostravano loro estratti conti falsi fino a quando, nel 2022, qualcuno degli anziani ha richiesto di riscattando le polizze.
La risposta sarebbe stata in primis quella di “avere pazienza, i soldi ci sono“, ma poi in realtà, si è scoperto che i soldi sarebbero spariti. «Ho dato tutti i miei risparmi a queste due persone che venivano in casa nostra, parlavano come esperti e ci rassicuravano sugli investimenti – racconta una delle vittime. Dicevano che i nostri risparmi erano al sicuro e che avremmo persino guadagnato interessi migliori. Negli anni ci facevano vedere estratti conti falsi e i soldi sono spariti». Una donna invece spiega che ad ogni richiesta le tempistiche per riavere indietro il denaro venivano spostate di sei mesi in sei mesi.
La finanza indaga: comunità scossa
Intanto, le vittime della truffa, accompagnati dai loro legali, sono stati interrogati dalla Guardia di Finanza nella caserma dei carabinieri: Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire tutte le varie. A condurre le indagini i Carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano Rossano. Su quanto accaduto, con l’eco mediatica ( è intervento anche il sindaco Alfonso Benevento: «spero che le indagini possano portare a capire realmente cos’è successo e che fine abbiano fatto i soldi. Come ente possiamo fare ben poco. Se la truffa dovesse essere confermata, cercheremo di andare incontro a queste persone agevolandole sui tributi».
Altra truffa a San Giovanni in Fiore: protagonista un gioielliere
Nelle scorse ore invece, un altro caso di truffa ha visto protagonista un gioielliere di San Giovanni in Fiore che si sarebbe spacciato per imprenditore finanziario truffando decine di professionisti cosentini per circa 700mila euro. Le vittime sarebbero state convinte anche in questo caso ad investire. Soldi che dovevano finire in una fantomatica ‘banca dell’oro’ a Botricello che però, non esiste. In questo caso indaga la Guardia di finanza dopo la denuncia presentata da un professionista. Il gioielliere avrebbe intascato ingenti somme di denaro, ed è indagato per truffa e abusivismo finanziario.